Siamo a giugno e quasi metà del 2003, dichiarato l’anno europeo delle persone con disabilità, se n’è andato. La decisione di dedicare ai “diversamente abili” l’anno in corso era stata presa qualche anno fa dal Consiglio dell’Unione Europea che, in questo modo, intendeva sensibilizzare tutti sui problemi di uomini e donne che, ogni giorno, affrontano situazioni normali con grande difficoltà. Basti pensare cosa voglia dire salire su un autobus per una persona in carrozzina o entrare in un edificio, pubblico o privato non sbarrierato, trovare un lavoro, studiare lontano da casa, costruirsi insomma una propria quotidianità di vita accettabile.
È difficile fare una panoramica su tutto il nostro Paese tante sono le diversità, i ritardi, i recuperi anche perché le decisioni, al di là di leggi regolamenti, vengono prese in base alla sensibilità di chi ha la potestà di decidere.
Limitiamoci allora alla nostra regione. Diciamolo subito: le istituzioni si stanno sforzando di fare fino in fondo la loro parte… In realtà, non era cominciata così benne! Il 31 dicembre 2002 la Giunta provinciale aveva dichiarato nullo l’obbligo di eliminare le barriere architettoniche (gradini, servizi igienici, porte troppo strette, scale, rampe troppo ripide, ecc.) dai locali aperti al pubblico (bar, ristoranti, negozi, chiese, ecc..) sostituendolo con una “calda raccomandazione” ed un incentivo economico. Pessimo segnale e una nota di biasimo a quel 80% e anche più di irregolari che ne ha approfittato per rinviare i lavori a quando ne avrà voglia. La Provincia ci ha messo una pezza avviando diciassette progetti pilota che ruotano attorno all’analisi delle difficoltà che i portatori di handicap incontrano in città e nel rapporto con le istituzioni pubbliche. Conclusione dei lavori entro il primo trimestre del 2004: saremo lì a giudicare!
Tanto per dire, ben altra sensibilità ha dimostrato il Comune di Trento che partecipa con convinzione alla celebrazione.
In quest’ultimo anno ha dato ampio spazio al tavolo di lavoro sulla disabilità cui partecipano tutte le associazioni e le cooperative operanti in questo settore. Questo atteggiamento è fondamentale poiché solo l’ascolto continuo delle associazioni e delle cooperative che si occupano di disagio può dare risposte ai bisogni che, giorno dopo giorno, le persone disabili si trovano ad affrontare. Nel campo dei trasporti la collaborazione tra Trentino Trasporti (ex Atesina) e Comune ha permesso di attivare quattro linee autobus sbarrierate e di adeguare alle esigenze dei disabili le relative fermate. Sempre la società di trasporti ha acquistato diciotto pullman adattati al trasporto extraurbano mentre la ferrovia Trento Malè ha reso utilizzabili, tramite elevatore, quattro carrozze. Comune, cooperativa tassisti e associazione artigiani stanno per completare il progetto “buoni taxi”, una iniziativa in grado di rendere ancor più autonomi i disabili motori.
L’ITEA, da parte sua, ha realizzato alloggi attrezzati con nuovi sistemi tecnologici per le persone disabili ed ha allo studio una “coresidenza” ossia un blocco di alloggi con i residenti “integrati” tra di loro, un tentativo per rendere meno anonimi i nostri palazzoni.
Buone notizie anche dall’agenzia del lavoro. In un convegno organizzato in Comune per fare il punto in Trentino su «Lavoro & diverse abilità», ha snocciolato cifre e dati incoraggianti: gli iscritti al 31 dicembre del 2002 nelle categorie protette erano 915, (534 maschi e 381 femmine), soprattutto concentrati nella categoria degli invalidi civili (876), mentre gli invalidi del lavoro sono 17, quelli del servizio sono 3, i sordomuti 15 ed i minorati della vista 4. Nello stesso periodo, sempre secondo l’Agenzia del lavoro, i disabili avviati al lavoro sono stati in totale 710, 510 dei quali a tempo pieno e 190 a part – time. I lavori socialmente utili hanno assorbito 145 disabili.
Cifre davvero confortanti che segnano il passaggio dal collocamento obbligatorio delle «categorie protette» e quindi poco accettato al concetto di «inserimento mirato» vale a dire: «Conforme alle esigenze ed aspirazioni dei lavoratori, oltre che compatibile con l’organizzazione del lavoro aziendale». Il tutto grazie alla legge 68 del 1999 appositamente predisposta.
In Trentino, decisivo sinora è stato il ruolo sviluppato dall’Agenzia del lavoro nel selezionare la domanda di impiego dei disabili, nel mettere loro a disposizione dei consulenti che li seguono e li aiutano nell’individuazione del profilo professionale e li accompagnano anche durante l’attività produttiva, confrontandosi costantemente con l’azienda che li ha assunti.
Sull’altra barricata, stando ad un indagine promossa dall’ANNFAS, il 62% degli imprenditori trentini si dichiara disponibile ad assumere personale con handicap mentre il 25% si dichiara contrario: un clima ancora difficile se non ostile nei confronti dei disabili.
Che dire dunque a metà anno? Un panorama discreto ma il vero appuntamento sarà a dicembre per un consuntivo più dettagliato.
Ma adesso spazio ad una breve presentazione di questo numero, il 18º! Si, proprio tre anni fa è iniziata l’avventura di questo giornale che, nonostante “mare mosso” in tutti i mari attraversati, galleggia ancora ed ha molti lettori, sia nella versione stampata sia in quella Internet. Riceviamo tanta posta che a volte si potrebbe fare il giornale solo con le e-mail ricevute.
Ecco questo numero! Dopo la consueta pagina per così dire burocratica sulle decisioni prese nei palazzi ufficiali, vi parleremo del concerto tenuto dagli eredi musicali di Pierangelo Bertoli all’Auditorium Santa Chiara: grande successo col pubblico ad applaudire ed accompagnare le canzoni proposte.
Spazio poi a Veronica, una nuova aspirante giornalista che ci parlerà di educazione. Parleremo poi di Genova e dell’offerta di due scooter elettrici per chi vorrà fare una visita alla repubblica marinara grande rivale di Venezia. Se qualcuno invece per contrastare il caldo preferisce al mare la montagna, potrà approfittare dei nostri suggerimenti per una magnifica gita tra i boschi e i prati del Monte Calisio. Chi invece del caldo se ne fa “un baffo”, troverà decisamente interessante la gita romana di Carlo, il nostro esperto informatico. Pare che nella città eterna sopravviva qualche barriera architettonica altrettanto eterna!
Il giornale è completato poi qui e là da altri articoli tra cui un pezzo sulle “tecnologie assistite” ovvero la possibilità anche per i disabili di usare computer ed altri attrezzi elettronici, sull’inaugurazione della sede ufficiale a Trento dell’AIPD (la Sezione Trentina dell’Associazione Italiana Persone Down), il resoconto dell’intervista rilasciata da Pino all’Alto Adige dopo il drammatico incidente di metà maggio in cui hanno perso la vita quattro giovani e la recensione di un libro da leggere sotto l’ombrellone (tanto per impedire alle vostre rotelle di grippare per il sudore!).
In chiusura, come sempre, la rassegna stampa piena di notizie spigolate qui e là dalla stampa locale di nazionale.
Buona lettura.