4 “passi” in Trentino

Data: 01/04/02

Rivista: aprile 2002

La tradizione dell’escursione domenicale in bicicletta o a piedi nella nostra provincia è di lunga data: si prende un po’ d’aria buona, ci si rilassa, si fanno due chiacchiere, magari si trovano anche due funghi e si torna a casa contenti. Adesso poi arrivano i mesi caldi e la voglia di aria aperta aumenta. Da queste gite sembrerebbero esclusi quanti non sono in grado di camminare con le proprie gambe o hanno grandi difficoltà a farlo: sassi, scalini, salite e discese troppo ripide, radici, rami secchi, ghiaia, fango, ecc. spesso scoraggiano perfino dal pensarle certe escursioni.
Però non è sempre vero! Segnaliamo qui ai nostri lettori una decina di percorsi da fare assolutamente, cominciando magari con la più vicina a casa o la più comoda.

In realtà potremo citarne molte altre (Malgolo – Fondo in val di Non) ma non crediamo che siano praticabili ai nostri lettori “speciali”… insomma non è facile andare da Mostizzolo a Cogolo (600 metri di dislivello spalmati su 32 chilometri di salita) senza mettere a zero le batterie della carrozzina o far tirare le cuoia a chi spinge…

Ecco dunque una panoramica sulle piste disponibili e soprattutto percorribili.

Trento Nord

Dal ponte di San Lorenzo fino al confine con Bolzano. Non presenta interruzioni: 32 chilometri transitabili comodamente (…ma tappatevi il naso all’altezza della discarica comunale di Ischia Podetti!) e senza alcuna asperità.

Trento Sud

Dal ponte di Ravina fino al confine con la provincia di Verona. Presenta piccole interruzioni facilmente superabili: quasi 60 i chilometri percorribili.

Trento – Gardolo

Al momento è disponibile a tratti, dal negozio OBI alle Poste di Centochiavi, dall’Azienda di Promozione Turistica fin quasi in via Brennero, dai Paiari (Gardolo) alla piscina di Gardolo circa. Altri sono in costruzione. Non è l’ideale per ossigenarvi i polmoni ma è davvero comoda e sicura per quanti intendono fare shopping nei vari centri commerciali di Trento Nord o perdersi nel poco verde rimasto attorno a Gardolo.

Valsugana

Da Pergine fin quasi a Tezze, confine con Vicenza. Presenta notevoli interruzioni: 40 i chilometri disponibili su 52 dell’intero percorso. Molto suggestiva dopo Levico.

Mori – Torbole – Riva del Garda

Probabilmente la più spettacolare di tutte e percorribile quasi tutti mesi dell’anno nella parte gardesana da Torbole in poi. Presenta poche interruzioni: 15 i chilometri percorribili su quasi 17 totali. Per 2 chilometri costeggia il lago di Loppio.

Riva – Arco

Praticamente porta da Riva ad Arco costeggiando il fiume Sarca. In luglio con il termometro a 40 gradi è un vero piacere percorrerla accarezzati dalla brezza del Garda. Disponibile il primo tratto, dal ponte sul Sarca fino quasi ad Arco, circa 5 chilometri.

Arco – Centrale di Fies (circa)

Costeggia il fiume Sarca, si inoltra nella campagna e poi si snoda tra i sassi della frana geologica staccatasi dal Dain Alt (Monte Casale) fino alla centrale idroelettrica di Fies (Dro), una delle prime di grande potenza in Trentino.

Val Rendeva

Da Tione (540 metri) fino a Sant’Antonio di Mavignola (1120). Facilmente percorribile fino a Pinzolo poi è una faccenda da muli… lasciate perdere!

Lago della Serraia, Pinè

Giro completo del lago. Qualche salita e piccoli lavori di sistemazione ma facilmente superabili entrambi. Consigliabile quando a Trento il termometro segna 40 gradi!

Valli di Fiemme e Fassa

Da Cavalese (970 metri) ad Alba di Canazei (1540). Potete metterla in conto come prova finale della vostra bravura una volta che avete percorso tutte le altre. Da percorrere in estate.

Allora vi siete lasciati convincere? Certo sulla pista ciclabile s’incontra di tutto, dal ciclista che si fa tirare dal cane allo skate boarder spericolato, da chi si ferma in mezzo per scattare una foto a chi insegna al “bocia” ad andare in bici… ma voi fregatevene, metteteci un po’ d’attenzione e fate la vostra bella passeggiata.
Se invece preferite un’escursione più tranquilla potete scegliere tra le tante piste pedonabili realizzate attorno a laghi, biotopi o dentro i boschi. In genere non superano i tre – quattro chilometri. Eccone alcune già collaudate da noi di pro.di.gio.:

Lago di Caldonazzo

Più che di pista pedonabile bisognerebbe parlare di passeggiata ma vale la pena lo stesso. Si sviluppa dal lido di San Cristoforo fino in fondo al lago, in parte in terra ferma ed parte sopra l’acqua grazie ad una passerella. Consigliata nei periodi di gran caldo!

Lago di Terlago

Attorno al lago minore, quello a sud, si sviluppa una passerella che entra nel biotopo. In maggio e giugno sarete accompagnati dal gracidare di migliaia di rane mentre in luglio sarete inseguiti da nuvole di zanzare.

Laghi di Toblino e S. Massenza

Si sviluppa sul bordo del lago dal ponte de La Stretta a Castel Toblino per continuare fino alla Torresella (Sarche). Poco prima del castello si inoltra nel canneto a fianco dei tassodi, alberi acquatici con le radici affioranti.

Lago di Cavedine

Stretta tra la strada e l’acqua, si allunga per tutto il lato est del lago. È possibile assaggiare frutti di piante spontanee cresciute a margine della pista: a seconda della stagione, ciliegie, prugne, lamponi, more, noci.Certo, non proverete il brivido di essere rincorsi dal “bacan” di turno ma a volte bisogna accontentarsi.

Nel ricordare che “è meglio logorarsi che arrugginire”, auguriamo a tutti un Buon viaggio!

precedente

successivo