A.M.A. il prossimo tuo…

Data: 01/10/00

Rivista: ottobre 2000

Mangiate come due buoi, bevete come tre spugne e fumate come quattro turchi? Siete a terra perché, dopo vent’anni di matrimonio, vostra moglie vi ha messo alla porta perché, dice, è stufa di vedervi tutti i giorni? Nonostante beviate solo acqua minerale state per essere riqualificato da grasso ad obeso? Si?! Allora leggete questa paginetta: forse una soluzione al vostro problema potrebbe essere tra queste righe.

In quest’occasione infatti, parliamo dell’A.M.A., sigla per Auto Mutuo Aiuto, associazione che si rivolge, come recita un pieghevole, «a chi pensa di trovarsi in difficoltà e cerca compagni di strada per affrontare e risolvere in gruppo di auto mutuo aiuto i propri problemi».

Difficoltà di vario genere ed origine, ben s’intende, ma tutte curabili con il ricorso alle risorse interne di cui ognuno di noi dispone piuttosto che con un intervento ufficiale dall’esterno.

Fondata nel 1995 da alcuni operatori del privato sociale e dell’ambito sanitario e da persone già frequentanti gruppi di auto mutuo aiuto, l’associazione si propone come supporto ed integrazione all’intervento tradizionale da parte dei servizi sanitari e sociali. Nei cinque anni di attività ha coinvolto ben 9.000 soggetti con cui mantiene i contatti con un giornalino dal nome quasi d’obbligo: “Chi… ama”.

La sua struttura è molto agile e poggia su un Consiglio Direttivo ed un’assemblea dei soci, presidente Agnese Gottardi, e su 11 persone, una per ogni ambito d’intervento. Eccetto poche figure professionali, si tratta di volontari che ricevono unicamente un rimborso spese se, con mezzo proprio, si spostano dalla loro residenza. Le risorse all’associazione derivano per il 70% da contributi provinciali e per il 30% dalle quote di associazione.

Nell’articolo 6 dello statuto la sua ragion d’essere: «L’associazione di volontariato AMA è senza scopo di lucro e persegue il fine della solidarietà civile, culturale e sociale. Promuove la cultura dell’auto mutuo aiuto, prepara operatori per nuovi gruppi AMA e rappresenta un riferimento per i gruppi già esistenti o che intendono formarsi».

Un incontro quasi casuale con Stefano Bertoldi, coordinatore degli ambiti AMA per tutta la provincia, ci da l’opportunità di delinearne l’attività e le modalità operative.

La logica dell’intervento, ci spiega, è quella raccolta nella sigla: l’auto mutuo aiuto, ossia la partecipazione diretta della persona interessata all’auto-promozione fisica e mentale. L’AMA si rivolge a quanti, in un momento della loro vita, si trovano a fronteggiare un problema (malattie, separazioni, tensioni, lutto, ecc.) che li svantaggia rispetto allo standard di vita cui potrebbero aspirare in una situazione di normalità.

Peraltro si tratta di persone che avendo accettato di partecipare ad un gruppo hanno ammesso implicitamente con se stesse di avere un problema e soprattutto di aver l’intenzione di affrontarlo.

La partecipazione ad un corso è regolata dalla disponibilità di ciascuno a portare nel gruppo la propria storia di vita e la propria soggettività in un clima di ascolto e comunicazione reciproca. Infatti il punto fondamentale nelle discussioni di gruppo è l’approfondimento delle motivazioni che hanno spinto un soggetto a cercare un cambiamento di fondo iscrivendosi al corso.

Un gruppo di auto mutuo aiuto è formato da poche persone, in genere tra 4 – 5 e 14 – 16, che condividono uno stesso problema. Se possibile vengono coinvolti anche i familiari. Alcuni gruppi sono auto-gestiti da parte dei partecipanti mentre altri vengono seguiti da un operatore con il preciso compito di sviluppare l’autonomia del gruppo. Il suo ruolo infatti è attivo ma indiretto, si potrebbe definire un regista più che un attore ed è proprio questo aspetto a distinguere l’auto mutuo aiuto dalle terapie tradizionali. Queste seconde enfatizzano il lavoro ed il controllo del personale professionale sul malato e la malattia come essenziali ai fini del risultati, mentre il primo mette al centro dell’intervento il soggetto con un problema e l’operatore come un agevolatore del suo tentativo di potenziamento cercato in prima persona e con volontà.

Chi ha un problema è qui visto come una persona portatrice di risorse e non come un paziente, un soggetto attivo e responsabile e non una persona passiva e bisognosa di aiuto, si enfatizzano le sue risorse ed il sentirsi bene e non si cerca soltanto una cura. Si da spazio ai sentimenti e non alla cognizione tecnica e alla struttura, si stimola la spontaneità e la voglia di riscatto e non le procedure standardizzate e burocratizzate. Il paziente mette in moto quasi un “fai da te” del proprio riequilibrio.

Scopo finale del corso è realizzare un decisivo cambiamento di stile di vita attraverso il confronto con gli altri membri del gruppo sui problemi che ostacolano tale tentativo e sulle rispettive esperienze. Allo scopo si fa molto conto sulla solidarietà che si può ricevere o offrire in caso di difficoltà propria o dell’altro.

Come si vede dal riquadro, i gruppi più numerosi sono quelli contro il fumo e proprio in questi giorni, il 10 ottobre, sta per chiudersi la parte intensiva di uno dei tanti corsi organizzati per liberarsi da questo vizio. Dopo questa data i partecipanti decideranno se proseguire l’esperienza di auto mutuo aiuto per consolidare i risultati ottenuti, considerare riuscito e chiuso il tentativo o, speriamo di no, tornare a fare la spola al tabacchino.

A breve il corso verrà proposto nuovamente.

Ecco una panoramica dei gruppi di auto mutuo aiuto disponibili ed il loro numero:

  • Insieme per non fumare più numero posti 80
  • Dimagrire insieme numero posti 40
  • Ritroviamo i colori (per chi soffre di depressione) numero posti 6
  • Oltre il buio (per chi ha subito un lutto) numero posti 2
  • Persone sieropositive numero posti 2
  • Separati e divorziati numero posti 4
  • Gruppi per madri nubili numero posti 1
  • Gruppi per donne operate al seno numero posti 1
  • Gruppo per giocatori d’azzardo numero posti 1
  • Sclerosi multipla e malattie invalidanti numero posti 1
  • Ed altri ancora

Qualche informazione:

La sede principale dell’associazione si trova in via Petrarca 8 a Trento, telefono 0461239640.

Orario d’ufficio: il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00; il mercoledì dalle 15.00 alle 19.00.

Altre sedi a:
– Rovereto, via Venezia n. 2, tel. 0464435849;
– Roncone, nelle Giudicarie, in via S. Cipriano n. 26, tel. 0465902100.

La quota associativa annuale è di 50.000 lire.

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