Inforco la mia vecchia bici con una fretta indiavolata. Non la gonfio, scendo in strada e pedalo a più non posso.
Faccio slalom in mezzo al traffico, veloce più di un caccia, mi alzo in piedi sui pedali, non mi ferma neanche il rosso.
Volo giù da un discesone con un freno che non tiene. Mi si spezzano due raggi in un sobbalzo sopra ad un dosso.
Io continuo imperturbabile, ma mentre cerco di cambiare, mi si inceppa la catena e cado proprio dentro al fosso.
Mi rialzo sporco e lacero, il manubrio mi si è storto. Accidenti sto catorcio si è ridotto proprio all’osso.
Ho le gomme ormai a terra, sta allentandosi un pedale. Ho lo stomaco in subbuglio e la pancia è un mare mosso.
Son spacciato, oggi è domenica e son chiusi anche i meccanici. Devo correre via subito o mela faccio addosso.
Ecco la sveglia all’improvviso, faccio un salto sopra al letto. Per questo maledetto sogno mi sento ancora molto scosso.