AAA… Coltivatori di allegria, inclusione e socialità cercasi!

Marzo è un mese pazzerello, si sa, e in Via Gramsci 36 c’è vento di primavera già da qualche settimana ormai. Questo nuovo mese è iniziato con un vortice di idee, progetti, eventi e laboratori. Ma soprattutto è iniziato con un sogno, quello di far germogliare, tanto letteralmente quanto metaforicamente, via Gramsci e tutta la Clarina!

Ebbene direte voi, che cosa intendete per far germogliare il quartiere?

I primi semini li abbiamo “piantati” già a partire dall’8 marzo, proprio per la festa della donna. Una giornata, vi diremo, che ha avuto davvero qualcosa di speciale proprio per l’incredibile mix di persone e situazioni che si sono venute a creare. Mentre un gruppo di ragazze dell’Area Musica proponeva qualche pièce di musica classica e un po’ di flamenco, balli orientali, racconti e poesie; le loro amiche pakistane disegnavano fiori e mandala all’henné a signore e signorine, a ragazzi richiedenti asilo e perfino a qualche nonno. C’era chi ascoltava, chi guardava ammirato, chi sgranocchiava qualcosa, e chi scriveva una dedica o un pensiero da attaccare al filo delle storie stra-Ordinarie di donne.

La prova di semina numero due è stata invece un po’ più “esplosiva”! Le ultime settimane, infatti, sono state dedicate alle bombe di semi, che abbiamo gioiosamente e socialmente prodotto in tante diverse occasioni. I bambini dell’Officina dei Pensieri del mercoledì e del venerdì, tra un compito e un gioco, si sono gioiosamente sporcati le mani con terra e argilla e se la sono proprio spassata. Anche all’evento “Spazio al Fair Play!”, organizzato dagli amici SCUP della Casa del Sole, la guerrilla gardening ha avuto grande successo e le facce sconcertate dalla proposta di fare bombe di semi si sono ben presto trasformate in espressioni di interesse, piacere e divertimento.

Un altro progetto in ballo è quello dell’orto di quartiere, iniziato il 21 marzo in occasione della festa “EquoInOzio di Primavera”. Oltre a preparare il terreno, gentilmente concessoci dai grandi nonni de La Casota, e fare le prime semine e piantumazioni, si sono svolte tante altre attività proposte da La Ciclofficina Gira La Ruota, da Danzare la Pace con 33 Trent-In-Folk, dal giocoliere OrcoRubio.

L’orto di quartiere nasce dall’idea che coltivare la terra, imparando a conoscere le piante e ad ascoltare e ammirare i tempi della natura, sia un’attività che va a braccetto con la “coltivazione” della comunità stessa. Lentamente, come un seme che germoglia, speriamo che crescano anche nuovi rapporti e reti tra gli abitanti del quartiere, che si generi conoscenza e interesse per il diverso, che si abbattano alcune barriere ed aumenti l’inclusione, l’integrazione, la socialità.

Chi ha voglia di mettersi in gioco faccia un salto in Via Gramsci 36, vi aspetteremo armate di buona volontà, sorrisi, zappe e semi!

 

Angela Margoni e Tenzin Khando Khoryakbaro

In SCUP presso Il Quartiere Animato

Un progetto a cura di APPM, in collaborazione con
la Fondazione Crosina Sartori Cloch

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