Chi sa quante volte ogni bambino che inizia a giocare a pallone ha sognato di poter pronunciare questo motto. E bene, i ragazzi della Fisdir guidati dal referente tecnico Signoretto ci sono riusciti nel migliore dei modi, laureandosi campioni del mondo in Portogallo nei mondiali di calcio a 5 per ragazzi con sindrome di Down, riscattando anche la figuraccia rimediata dai loro colleghi professionisti della nazionale di calcio che negli europei di Lisbona del 2004 non andò oltre il girone, con buona pace di Del Piero e compagni.
Gli azzurri della Fisdir, federazione italiana disabilità intellettivo-relazionale, hanno battuto il Portogallo con un secco 4-1 con tripletta di Riccardo Biggio e gol di Marco Sfregu. Pareggio con il Portogallo 4-4, due goleate con il Messico e poi di nuovo vittoria con il Portogallo. L’italia si aggiudica anche il premio per il miglior portiere e per il miglior marcatore.
“Che bello vederli giocare a calcio, dice Signoretto, che poi continua: sono molto contento perchè i ragazzi si sono allenati tutto l’anno e sono riusciti ad ottenere il risultato prefissato”. Abbiamo chiesto al signor Signoretto di spiegarci nel dettaglio come funziona la preparazione di questi giocatori e quali obiettivi si pone per il futuro. Ci ha detto che i ragazzi si allenano tutto l’anno nelle loro rispettive squadre, poi i migliori vengono convocati in nazionale. come accade per i loro colleghi professionisti.
I nostri calciatori hanno vissuto l’esperienza con gioia, ma anche con molto impegno, infatti sono molto felice della vittoria. Prima della finale non ha dormito nessuno, poi la loro felicità era incontenibile. Mi auguro che questa disciplina possa essere portata anche alle paraolimpiadi dove per ora non è prevista la partecipazione di sportivi con disabilità intellettiva.
I calciatori, continua il referente, durante l’anno si allenano con colleghi border, cioè ragazzi con un lieve ritardo mentale, il nostro obiettivo è certamente l’integrazione di queste due disabilità, per poter un domani farli giocare insieme. C’è stato un momento molto toccante durante la premiazione a Roma.
Erano presenti il ministro per lo sport Lotti e quello delle Paraolimpiadi Pancalli, tutti sono letteralmente impazziti alla vista di Francesco Totti, che con molto affetto a detto loro:” oh! Io mica l’ho vinto un mondiale di calcio a 5 so invidioso”. I ragazzi sono impazziti o è del resto ogni giovane farebbe alla vista di un campione come quello. Insomma “non è certo da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio… dall’altruismo… dalla fantasia…