L’Attention Deficit and Hyperactivity Disorders, ossia il Disturbo di Disattenzione e Iperattività, è una sindrome, più che un disturbo circoscritto, i cui sintomi si manifestano nell’infanzia e nel tempo interferiscono con il funzionamento scolastico. I bambini con ADHD, presentano principalmente difficoltà dell’attenzione e concentrazione, incapacità a controllare l’impulsività e il livello di attività motoria, ma nulla vieta loro di frequentare i nostri corsi di Taekwon-do del Team Mulè, nel torinese. Lavorare a piccoli passi, ponendosi come traguardo il raggiungimento della cintura successiva, può aiutare la loro autostima e anche la gestione dell’aggressività. Tramite l’Ente di promozione Sportiva Libertas Piemonte, ho da poco portato a termine il progetto “Gioca allo Sport Cambia il Mondo” dove sono stato formato per relazionarmi con bambini che provenivano da situazioni di forte svantaggio socio-culturale. Come maestro, infatti, trascorro molto tempo con gli allievi, per cui penso che il mio ruolo sia fondamentale. Come padre, mi sento inoltre vicino ai genitori, che parecchie volte necessitano solo di essere ascoltati e accompagnati in quei sentimenti di frustrazione e forte carico emotivo, come il senso di colpa. Per questo offro loro la possibilità di allenarsi con il proprio figlio, con l’obiettivo di evitare, finché è possibile, di intraprendere la strada della terapia farmacologica. Il percorso marziale in un ambiente familiare offre ai bambini una maggior capacità di autocontrollo e di riflessività, mirata al miglioramento della relazione tra genitori e figli. Una conferma dell’efficacia di questo metodo arriva dalla mamma di uno dei nostri allievi con il disturbo ADHD che ha notato come, da quando si allena, le note di demerito prese a scuola sono diminuite. È chiaro che la relazione con il bambino ADHD è una vera e propria sfida, ma chi meglio di noi conosce – ed è pronto a far proprio – questo termine dentro e fuori dal tatami.