Giovedì 19 maggio 2011 si è tenuto, presso la sala congressi della Cooperazione Trentina, un convegno per discutere di soluzioni di arredo urbano a misura di disabile.
Quest’occasione di confronto è stata promossa dal Consorzio dei Comuni Trentini, insieme alla Federazione Trentina della Cooperazione, con l’obbiettivo di sviluppare un’ospitalità territoriale di eccellenza nella nostra Regione.
È stato presentato un progetto di intercooperazione innovativa che coinvolge le comunità locali e il mondo cooperativo, nell’ottica di costruire un futuro sostenibile basato sull’incontro di varie sinergie.
Lo spunto di riflessione è nato da una proposta che consiste nella realizzazione di strutture urbane dedicate alle persone disabili.
La promotrice è stata la Cooperativa Sociale “Il Gabbiano”, che si occupa di attività per il reinserimento sociale e lavorativo di persone in stato di bisogno ed emarginazione.
Quest’iniziativa, unica nel suo genere, prevede la costruzione di panchine e tavoli dedicate alle persone con ridotta capacità motoria, ma allo stesso tempo permette di generare attività lavorativa per le persone disagiate.
Questo modello di cooperazione, tra amministrazione e un ente cooperativo, è stato spunto di più riflessioni ad opera di diversi rappresentanti della vita sociale ed economica trentina.
Ad introdurre il convegno sono stati Diego Schelfi, Presidente della Federazione Trentina della Cooperazione e Marino Simoni, Presidente del Consorzio dei Comuni Trentini. Il loro intervento ha evidenziato l’interesse degli enti locali e degli operatori economici verso le nuove prospettive date dall’impiego di modelli cooperativi trasversali.
Infatti partendo anche dal miglioramento degli arredi urbani a misura di disabile si può avere un ritorno positivo sia in termini economici (creazione nuovi posti di lavoro), sia in termini di vivibilità della città, generando welfare.
Questo dato è emerso anche dalla riflessione del Professore Luca Fazzi, docente di Sociologia generale presso l’Università degli Studi di Trento.
Fazzi ha focalizzato la sua analisi sul concetto di “valore aggiunto”: secondo il docente rappresenterebbe la chiave di volta intermini economici e sociali per ottemperare allo stato di crisi in cui ci troviamo.
Uno dei momenti più densi dell’incontro è stato l’intervento di Graziella Anesi, Presidente della Cooperativa HandiCREA. Il suo impegno da anni è rivolto a fornire alla comunità dei disabili gli strumenti necessari per orientarsi nella vita di tutti i giorni con iniziative che vanno dagli sportelli informativi, presenti su tutto il territorio provinciale, a servizi per il superamento delle barriere architettoniche e culturali. Graziella Anesi ha ricordato quanto sia importante che le distanze tra mondo della disabilità e la realtà circostante vengano appianate. Questo perché non bisogna dimenticare che siamo tutti partecipi della vita sociale e ognuno di noi, a prescindere dalle difficoltà, deve avere l’opportunità di contribuire.
Ecco l’ottica con cui è stato pure affrontato il discorso sul turismo accessibile che, da frontiera lontana, sempre più diventerà realtà, seguendo i binari tracciati dai nuovi modelli intercooperativi illustrati in questa occasione di confronto.