ANCHE SUPERMAN È IN CARROZZINA…

Perdere il proprio corpo. Interamente, senza sconti. Non importa se sei ricco, povero,
americano, africano, bello, brutto, spericolato o pantofolaio quando la ruota della vita si incrina
nemmeno Superman la può riassettare. Oggi l’identità del supereroe aereo, tramite serie Tv e
film, ha nuovi visi ed attori, ma il giudizio di chi gode di una memoria cinematografica
quarantennale è unanime: Christopher Reeve è “IL” Superman. Nel 1995 una caduta da cavallo
gli impone l’immobilità totale e una simbiosi congiunta con un respiratore: Mieloleso. Da avere
tutto si deve reinventare una vita ed inizia una nuova, forse la più difficile, missione per Kal-El. I creatori del personaggio Shuster e Siegel diedero a Superman il nome Kal-El, che in lingua
ebraica significa Voce. È un intreccio straordinario, commovente e fatalista che proprio la Voce
rimase l’unica espressione fisica di Reeve verso l’umanità. Prosegue a fare l’attore, scrive,
parla: vuole dire al mondo che esiste ancora. Il primo libro “Sempre Io” ed il secondo “Niente è
impossibile” vogliono fondamentalmente passare un messaggio: ogni giorno noi scegliamo se
vogliamo continuare ad esistere, ognuno con le sue difficoltà, oppure lasciarci scorrere via
l’esistenza. Ogni opzione è praticabile, non esiste il sentiero giusto od errato, aprendo una
delicatissima parentesi sulla scelta del fine vita. Superman decide di vivere e si attiva per
sostenere la ricerca delle staminali, affronta un percorso riabilitativo che lo porta a raggiungere
degli obiettivi allo stesso tempo piccoli ed immensi ritenuti impossibili fino a quel momento. “[…]
Quando le cose vanno davvero male bisogna ridere. L’umorismo può camuffare la gelosia, il
pregiudizio e l’intolleranza. Può unire le persone attraverso un’allusione condivisa […] Quando
accade l’impensabile, il faro è la speranza. Siamo tutti insieme su questo mare. Ma il faro è
sempre là, pronto a mostrarci la strada per tornare a casa.” Un libro caduto nelle mie letture in
un momento nel quale avevo proprio bisogno di un faro che mi riportasse con forza su acque leggere.
Leggetelo, parla di Superman in carrozzina.

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