Angolo filo

Data: 01/06/16

Rivista: giugno 2016

Siamo chiamati a colmare il gap creatosi con la realtà lavorativa attuale tramite resilienza e malleabilità. Oggi inseguire i propri sogni significa lasciarsi modellare in forme che poco incontrano i nostri obiettivi, perché spesso non sono chiari i passaggi per realizzarli. Tuttavia, in quanto lottatori consapevoli che una direzione va presa, decidiamo comunque di girare sul tornio più accessibile senza sapere cosa ci farà diventare quella misteriosa artista che è la vita.

Nell’incertezza l’unica cosa che ci resta davvero e ci sprona a continuare la ricerca è la nostra essenza, sognante. E’ lei il collante della materia duttile di cui occorre pensarsi (l’argilla)… si, perché noi, alla base, siamo gli stessi esseri umani di anni fa: esseri umani con desideri semplici, che però il mutare del contesto ha reso complessi, confondendo le nostre scelte. Chi di noi ora è “in forma”? Ovvero comodo, accolto in quel calco dove ti configuri per quello che sei e che sai, pronto a dare un apporto alla società? Probabilmente lo è chi ha avuto fortuna. Tuttavia chiunque non abbia smesso di muoversi assieme al cambiamento potrà ad un certo punto raggiungere quel calco, immerso anch’esso nel processo, e sostarvici. Allora ricorda: se ti pensi d’argilla, prima o poi sarai “in forma”. Non seccarti e invita altri ad essere come te. Verrà premiato lo spirito di adattamento e la tua voglia di fare ti manterrà fresco e papabile. Per il tuo futuro e quello della nostra società, credici!

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