Anno del disabile: opportunità persa?

Autori:Redazione

Data: 01/12/03

Rivista: dicembre 2003

Il 2003 è (stato) l’anno europeo delle persone con disabilità. La decisione, presa alcuni anni fa dal Consiglio dell’Unione Europea, intendeva sensibilizzare tutti sui problemi di uomini e donne alle prese ogni giorno con difficoltà in situazioni normali. L’anno doveva essere anche un’inedita opportunità di migliorare i servizi e la qualità della vita di oltre due milioni di cittadini europei.

Ora siamo agli sgoccioli ed è tempo di verificare se alle buone intenzioni sono seguiti i fatti… ossia se dopo il “predicar bene” si è “razzolato” altrettanto… Sapete come gira il mondo!

Iniziamo dai due più importanti enti locali, Comune di Trento e Provincia, con un piccolo excursus sulle iniziative concretate nei rispettivi livelli di competenza. Il primo ha partecipato con convinzione alle celebrazioni con un atteggiamento aperto, fondamentale poiché solo l’ascolto continuo delle realtà impegnate contro il disagio e l’handicap porta a soluzioni realmente capaci di rispondere alle necessità delle persone disabili. Via Belenzani, diciamocelo, ha fatto la sua parte con meriti peraltro di lunga data: fin dal 1998 ha costituito un Tavolo di lavoro sulla disabilità, al quale partecipano tutte le associazioni (compresa Prodigio) e le cooperative del settore; dal 1999, in collaborazione con Handicrea, realizza la guida “Trento senza barriere” di cui quest’anno è previsto l’aggiornamento e l’inserimento in Internet; dall’anno scorso, ha iniziato ad adeguare le fermate dell’ autobus per consentire l’accesso delle carrozzine ai mezzi sbarrierrati acquistati recentemente dalla Trentino Trasporti. Quest’ultima iniziativa ha portato all’attivazione di quattro linee autobus sbarrierate (ahinoi poco utilizzate).

La Provincia, da parte sua, ha finanziato, negli ultimi due anni, l’acquisto e l’adattamento dei bus. Si è inoltre addebitata il costo di diciotto pullman sbarrierati per i collegamenti extraurbani. La ferrovia Trento Malè, da parte sua, ha rimediato ad una svista di qualche anno fa, rendendo accessibili ai disabili quattro carrozze mediante un elevatore mobile. Ancora per quanto riguarda il settore dei trasporti dobbiamo qui ricordare MuoverSì, un nuovo servizio a favore di portatori di minorazione. Si tratta di un progetto previsto per l’inizio del 2004: si occuperà, oltre che del trasporto, anche dell’accompagnamento dei disabili funzionali. È infine in fase avanzata di elaborazione il progetto “buonitaxi”, un’iniziativa concordata con la cooperativa tassisti e l’associazione artigiani, attualmente all’esame della Provincia. Se tutto prosegue con regolarità, l’avvio è previsto per la prossima primavera. Progetti sono anche avviati con l’ITEA per la realizzazione di alloggi attrezzati con nuovi sistemi tecnologici. Prodigio si occupa a tale proposito del progetto di Vita Indipendente, premiato tra le migliori realizzazioni nel contesto dell’Anno del Disabile. Altre iniziative sono allo studio.

Qualche appunto non può mancare, ad iniziare dalla revoca dell’obbligo, per gli esercizi pubblici, di eliminare le barriere architettoniche, trasformato in una “calda raccomandazione” a farlo e in qualche Euro in più. Ma chi non l’ha fatto per un finanziamento del 50% non lo farà certo per il 70-80%.

A livello nazionale, si alternano luci ed ombre. Diamo uno sguardo in particolare al decreto legislativo d’attuazione della direttiva europea 2000/78. Si tratta di una legge contro le discriminazioni sul lavoro, siano esse motivate da religione o convinzioni personali, handicap, età o orientamento sessuale. A luglio però è stato approvato un testo in cui s’introduce l’ipotesi di licenziamento sul lavoro sulla base delle stesse discriminanti. In particolare il comma 3 del terzo articolo del testo proposto, approvato dal governo, afferma:

Non costituiscono atti di discriminazione (…) quelle differenze di trattamento dovute a caratteristiche connesse alla religione, alle convinzioni personali, all’handicap, all’età o all’orientamento sessuale di una persona qualora si tratti di caratteristiche che incidono sulle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa (…).

Secondo quest’assurdo testo, un handicappato, un musulmano, un gay potrà essere licenziato in tronco se considerato non adatto a svolgere una certa mansione a causa della sua condizione, e non potrà appellarsi a nessun tribunale.

Ci sono altri motivi di preoccupazione. All’interno della scuola, nel 2003, gli alunni con disabilità sono aumentati di circa ottomila unità, raggiungendo quota 140.478, ma gli insegnanti di sostegno, paradossalmente, sono diminuiti di ben 450 unità. Sono state poi ridotte sia le risorse che il personale di assistenza ed è in programma un taglio di ben settemila insegnanti. Questi tagli fanno parte del generale clima che l’istruzione italiana sta attraversando.

Nella finanziaria del 2004 era previsto un bonus per le famiglie che avessero scelto di tenere in casa un congiunto anziano, non più autosufficiente, invece di “sbolognarlo” in qualche casa di riposo. Un osservazione da profani: in termini puramente economici, qualsiasi bonus sarebbe risultato più vantaggioso per lo Stato che tirar fuori i soldi per ricoverarlo in qualche istituto.

Insomma un 2003, Anno Europeo per le Persone con Disabilità, con molti alti e bassi. Tirare delle conclusioni è doveroso, quanto difficile. Qualcosa si è fatto, onore e lode a chi se n’è occupato con slancio e convinzione, ma c’è ancora molto da lavorare. Il mondo dell’handicap è così vasto e diversificato che per ogni soggetto ci sarebbero necessità specifiche. È impensabile che in un anno si possano risolvere tutti i problemi, ma certo iniziare è stato un passo importante… Come dice il proverbio: Chi ben comincia è a metà dell’opera. Sarebbe auspicabile che questi dodici mesi, con tutte le iniziative ad essi legate, non fossero un caso isolato, un fulmine a ciel sereno, ma costituiscano un punto di partenza e un impegno rivolto al futuro.

Per questo numero abbiamo pensato di dare un ventata un po’ natalizia a pro.di.gio. Troverete infatti all’interno, oltre agli articoli di stampo più tradizionale, un racconto e una ricetta a tema. A seguire grande spazio all’inaugurazione della nostra nuova sede e a un bilancio degli accessi al sito. Siamo stati in visita alla comunità di San Patrignano di Pergine entrando in contatto con la filosofia che ne contraddistingue l’azione. Abbiamo partecipato ad un convegno sulla sindrome di Down e sul tema abbiamo raccolto le esperienze di due famiglie. I primi passi del nuovo centro per la terapia equestre di Caldonazzo, ci hanno dato l’opportunità di interpellare una specialista del campo. Per la lettura consigliata, ecco un libro sulla bella beneficenza dei bei vip. Siamo stati all’inaugurazione del nuovo dormitorio invernale per i senza tetto. Abbiamo svolto una ricerca sui trapianti. E accolto le dichiarazioni di Adriano Piffer sulla chiusura dell’importante ospedale di Malcesine. Tutto questo e qualcosa di più nelle pagine di questo nuovo numero, l’ultimo dell’Anno Europeo del Disabile.

Marina Rosset e Elisa Zancanella

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