
La Cooperativa Archè è stata fondata da un gruppo di persone decise a proporre percorsi di diversa finalità: di tipo aggregativo, di terapia complementare e contro le emarginazioni. A tale scopo ha progettato e costruito una barca a vela da mettere a disposizione di Associazioni, Cooperative ed Enti operanti nel settore. L’obbiettivo è offrire agli ospiti una giornata sulle acque del Garda, ricca di emozioni e di condivisione , ma senza rinunciare alla sicurezza. Si tratta di una delle prime iniziative del genere promosse in Italia. L’imbarcazione è stata progettata di grandi dimensioni e senza barriere per accogliere, con grande sicurezza, anche persone con disabilità motoria.

Il 16 marzo c’è stata “la giornata a porte aperte” che ha segnato l’inizio dell’attività. Un momento di ritrovo, durante il quale sono state fornite informazioni sulla barca e su tutte le attività promosse da Archè.
Questa originale proposta interesserà di sicuro qualche nostro lettore. Pertanto, abbiamo intervistato il Presidente della Cooperativa, Gianluca Samarelli.
- Cosa proponi ai nostri lettori?
“Tengo a precisare che la barca è disponibile per persone anziane, disabili e chiunque altro desideri salire a bordo. Sono benvenuti anche i familiari e quanti vogliano trascorrere una giornata sul lago: per godersi il panorama che il Garda offre e provare l’emozione della vela. Rivolgiamo un appello a tutte le Associazioni e Cooperative a fare questa esperienza con i loro utenti, immaginando anche percorsi progettuali a più ampio respiro, con finalità di terapia complementare. Noi, infatti, non offriamo dei servizi bloccati, ma mettiamo a disposizione il mezzo e le nostre competenze. In particolare vogliamo, insieme ai nostri ospiti, essere parte attiva delle necessità specifiche, perché il nostro principio è quello di trovare soluzioni sempre condivise sul da fare e come farlo.”- Per le persone in carrozzina che misure di sicurezza adottate sulla barca?
- “Abbiamo delle cinture di sicurezza pettorali per il torace, pelviche e per le gambe e, per una questione di confort totale, abbiamo dei cuscini antidecubito. Il bagno è a misura di utenti in carrozzina ma anche chi ha un piccolo handicap motorio può fare da sé appoggiandosi ai maniglioni. Da dire che durante la progettazione dell’imbarcazione, per introdurre queste modifiche, non ci siamo rivolti ad un architetto, ma abbiamo consultato dei disabili motori già velisti. La loro conoscenza di cosa avrebbe potuto rappresentare un ostacolo per un disabile è stata determinante nella preparazione delle sue strutture interne.”
- La giornata come è programmata?
- “C’è molta flessibilità sugli orari di partenza ed arrivo. L’unica cosa che può condizionare il viaggio è la situazione metereologica.
La proposta più gettonata dai nostri ospiti è quella di navigare. È però possibile attraccare in uno dei porti accessibili del lago, così che anche le persone in carrozzina potranno visitare le cittadine. Un’altra idea è quella di passare una o due notti fuori, dormendo in barca su uno dei sei confortevoli posti letto.” - Quanti sono i posti in barca e quanto costa un’escursione?
- “La barca ha due membri di equipaggio e può ospitare otto persone, quattro delle quali in carrozzina. Abbiamo previsto quattro postazioni perché riteniamo che questo tipo di utenza abbia l’esigenza di un rapporto uno ad uno con l’accompagnatore, l’assistente e l’educatore.
Il costo per un’uscita in barca durante la settimana è di 312 euro per tutto il giorno, da dividere tra le persone imbarcate. Nel fine settimana, invece, è di 350 euro cui va aggiunta l’IVA del 4% se si viene tramite una Cooperativa o Associazione, o del 20% negli altri casi”. - Avete avuto controprove sul gradimento delle escursioni?
- Per la mia esperienza durante la scorsa estate posso dire che tutte le persone salite a bordo sono rimaste estremamente soddisfatte. Molte addirittura ci hanno chiesto di ripetere l’escursione. Questo significa che abbiamo centrato una delle esigenze del territorio, cioè trovare dei percorsi innovativi per affrontare il disagio e l’emarginazione.