Come ogni estate il Parco Langer torna in vita grazie all’iniziativa sostenuta dal Comune di Trento e realizzata con l’impegno del Polo Sociale Oltrefersina Mattarello, Prodigio Onlus, Appm Onlus, Fondazione “Crosina Sartori Cloch”, Fondazione Cassa Rurale di Trento, Pituit Studio d’arte e anche da un numero davvero elevato di attori volontari nell’ambito del sociale, con quattro serate all’insegna dello stare insieme e del passare qualche ora in maniera diversa.
I quattro incontri si sono tenuti martedì 8 agosto, giovedì 17 agosto, martedì 22 agosto e martedì 5 settembre: Acrobalance, volley, musica, mostre, laboratori artistici e testimonianze di vita hanno animato le serate sia di grandi che di piccini.
La prima giornata di “Aspettando le stelle” al parco Alexander Langer si presenta con un’atmosfera di integrazione, promuovendo lo stare assieme collettivo accompagnato da musica a suon di tamburi e sonagli, un ottimo biglietto da visita per inaugurare l’apertura di questo evento.
Le attività più movimentate per animare il parco erano calcio, pallavolo e ruba fazzoletto, ma se si voleva dedicarsi a qualcosa di più tranquillo si poteva costruire il proprio aquilone avvicinandosi a un tavolo munito di stecchi, spago e fogli di carta colorati per renderlo il più singolare e personale possibile, l’immaginazione e la passione per il bricolage accompagnavano il tutto.
La mostra di Ali, un ragazzo di 29 anni pakistano, racconta attraverso dipinti il suo viaggio per arrivare fino in Italia illustrando i momenti più significativi. Le tappe del viaggio sono: Iran, Turchia, Grecia, Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia, Austria e infine Italia grazie alle quali Ali ha catturato immagini per portare questa sua esperienza anche a nostri occhi.
Tra il suono dei tamburi, le risate dei bambini e una cenetta tutti insieme all’aria aperta la giornata si è conclusa con un successo.
L’ultimo evento, previsto per martedì 5 settembre, ha voluto riunire grandi e piccini per raccontare le proprie testimonianze di vita spese per il bene comune per poi concludere con due laboratori principali, il primo dedicato ai bambini con la possibilità di fare dei disegni attraverso i colori ottenuti da frutta e verdura, il secondo pensato più per tutti e per rendere il luogo in cui viviamo un po’ migliore, imparando a costruire i “posa mozziconi” e i “posa cartacce” con dei sacchetti da caffè monodose, di piccole dimensioni, richiudibili, semplici e pratici, sperando che questo possa aiutare a sensibilizzare le persone riguardo alla sporcizia sulle nostre strade e nei nostri parchi, diventando cittadini attivi ed evitando di sporcare inutilmente, perché, spesso, sono le piccole azioni quotidiane a portare grandi risultati.