Assistenza ai senza dimora

Data: 01/08/05

Rivista: agosto 2005

Il Servizio Attività Sociali del Comune di Trento, con una nota informativa inviataci per e-mail, ha inteso precisare e chiarire l’attività svolta a sostegno dei senza dimora in città. Il tema era stato affrontato da Prodigio nel numero scorso sulla base di un libro pubblicato dal dottor Barnao.

Innanzitutto si rileva che la prossimità logistica della sede del Servizio Attività Sociali alla Polizia Municipale “non ha mai impedito al servizio sociale di svolgere al meglio le proprie funzioni di aiuto”. Ne sottolinea invece “la collaborazione e lo scambio delle rispettive esperienze: sempre più persone accedono al servizio”, indice del fatto che “hanno saputo superare l’eventuale disagio”.

Gli assistenti sociali che si occupano di senza dimora sono passati dai due del 2000 ai 5 di oggi. Così rafforzata, l’èquipe, denominata Area Inclusione Sociale e facente capo al Servizio Attività Sociali, ha potuto “sviluppare anche una maggior conoscenza del fenomeno, rivelatosi complesso ed articolato”.

Il lavoro svolto consiste nella “relazione d’aiuto” che si attua analizzando i bisogni e rispondendo a specifiche domande ed importante è la relazione di collaborazione che si instaura con il privato sociale. Vengono offerti percorsi di inclusione sociale, cercando di favorire e sostenere il recupero dell’autonomia della persona.

Il tempo massimo d’accoglienza iniziale nei dormitori è dovuto alla “necessità di dare posto letto alle persone nuove (…) evitando di limitare l’accesso ai servizi di un unico gruppo di persone”. In ogni caso, vengono concesse “molte proroghe all’accoglienza”. Per far fronte “all’emergenza freddo” è stato prolungato il periodo di apertura delle due strutture disponibili gestite da volontari. Sempre sul fronte dei volontari, entro il 2005 sarà attivato un “corso di formazione specialistico per operatori e volontari volto a promuovere maggiori conoscenze e competenze ed anche buone prassi comuni fra gli enti che operano sul fenomeno”. In aggiunta è “in fase avanzata la realizzazione di un’unità di strada composta da operatori specializzati rivolta a persone senza dimora”.

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