Aula delle potenzialità nascoste

Data: 01/06/12

Rivista: giugno 2012

Data: 01/06/12

Rivista: giugno 2012

“Come possiamo descrivere il laboratorio Montessori?”. Questo progetto viene svolto all’interno dell’Istituto Antonio Rosmini di Trento, è dedicato ad alunni che presentano difficoltà cognitive di diverso tipo e consente loro di sviluppare ed esprimere la creatività in un ambiente positivo e stimolante.

L’intento di questa iniziativa è quello di, come cita il motto, “ripercorrere i percorsi”, sviluppando strategie didattiche nuove e coinvolgenti in cui sperimentare la gioia di apprendere.

È stata creata un’apposita aula dove si incontrano abitualmente cinque studenti accompagnati da docenti educatrici e professoresse di ruolo. Questo spazio è messo a loro disposizione durante tutto l’orario scolastico per svolgere diverse attività che vanno dai compiti ad altre più creative come la musica e il disegno. La nostra classe, la 3ªbA, grazie alla collaborazione dell’insegnante di filosofia ha avuto la possibilità di partecipare attivamente all’esperienza e conoscere meglio questi cinque ragazzi.

In particolare, ci ha colpito una lezione a cui abbiamo partecipato con altri tre nostri compagni. Il tema riguardava lo studio di alcuni filosofi greci sofisti ed è stato affrontato attraverso una piccola rappresentazione teatrale. Abbiamo messo in scena i pensieri dei filosofi riuscendo allo stesso tempo a coinvolgere questi ragazzi i quali, vedendo il nostro entusiasmo, si sono subito integrati ed hanno partecipato con grande interesse. Una situazione che ci piace ricordare è quella di un ragazzo che voleva interpretare a tutti i costi il protagonista ed un altro che invece immortalava ogni scena con la sua macchina fotografica.

In un’altra lezione sono stati trattati argomenti matematici in modo renderli accessibili e di facile comprensione. Infatti attraverso diverse tecniche di piegatura della carta la professoressa è riuscita a spiegare la retta e gli angoli di una forma geometrica. Tutti i ragazzi erano concentrati e attenti alla spiegazione per non sbagliare neanche un passaggio della procedura. Questi alunni, seppure diversamente abili si sono impegnati ed hanno appreso in modo alternativo e con interesse le discipline studiate.

Altre attività che vengono svolte sono ad esempio, il giardinaggio, la creazione di vestiti con la carta di giornale e la partecipazione ad eventi come La Giornata della Pace.

Questa esperienza è stata molto bella e piacevole per tutti noi. Condividere questi momenti con i ragazzi si è rivelata un’occasione dove loro hanno potuto esprimersi liberamente e noi apprezzare cosa vuol dire lavorare insieme e aiutare gli altri.

Grazie al progetto e grazie all’opportunità di volontariato abbiamo potuto quindi avvicinarci di più a questa realtà e conoscerne molti aspetti.


Volontarie per due giorni a Prodigio

Intervista doppia

Come ti chiami?

-Karin

-Caterina

Quanti anni avete?

-17

Che scuola frequentate?

-Rosmini

Come mai vi trovate qua?

Per un progetto della scuola nell’ambito del volontariato attivo

Hai mai affrontato l’argomento della disabilità prima di adesso?

K. Si, abitando vicino ad un ragazzo disabile mi ha sempre toccato l’argomento che affronto con grande interesse

C. Si, a scuola principalmente riguardo l’integrazione e l’ambiente scolastico

Cosa pensano gli adolescenti della disabilità?

K. La ritengono un ostacolo, un peso, un problema da sviare più che affrontare

C. Spesso si preferisce schivare l’argomento e purtroppo esistono ancora atti di bullismo.

Quali interventi bisognerebbe fare per migliorare la vita di queste persone?

K. Aiutando le famiglie con tecnologie avanzate e una maggiore accessibilità alle strutture

C. Finanziando le associazioni e con maggiore sostegno morale

Come ritieni gli interventi di Giuseppe nelle scuole?

K. Sono molto interessanti, ma anche istruttivi poiché comprendi veramente ciò che vuol dire il rischio di mettersi alla guida dopo aver bevuto

C. Toccante perché racconta una storia vera e tragica che coinvolge maggiormente di una semplice lezione teorica

Come ti è sembrata questa esperienza?

K. Questa esperienza mi ha fatto riflettere in modo più approfondito riguardo questa realtà molto più ampia di quello che credevo

C. Interessante perché ho potuto conoscere in modo diretto l’associazione Prodigio più da vicino il mondo della disabilità.

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