Lo scorso ottobre in un auditorium di Milano, a cura del Coordinamento nazionale “danneggiati da vaccino” si era tenuto un incontro con tema l’autismo come conseguenza di vaccinazione. Era anche stato presentato il libro “Autismo: i vaccini fra le cause della malattia” scritto dal dottor Massimo Montanari, medico/ricercatore del policlinico di Bari.
Non siamo in grado di entrare nel merito delle supposizioni e delle accuse contenute nel testo per cui si limita a riportare la e-mail ricevuta per l’occasione da G. Paolo Vanoli, consulente in scienza della nutrizione e medicine biologico naturali (www.mednat.org).
L’autismo, la malattia resa celebre dal film Rain Man con Dustin Hoffmann, sembra legato a un’infezione intestinale finora sconosciuta che un gruppo di ricercatori britannici associa al vaccino trivalente contro il morbillo, parotite e rosolia.
A sollevare l’inquietante sospetto sono i virologi del Royal Hospital di Londra in un articolo sull’ultimo numero del settimanale medico Lancet ispirato da uno studio condotto su 12 bambini che hanno sviluppato i primi atteggiamenti autistici a pochi giorni dall’inoculazione del trivalente, sul montare di una grave e cronica infezione intestinale.
Gli autori dello studio guidati dal Arie Zuckerman tuttavia sostengono che il sospetto non deve allarmare ma servire da base per nuove ricerche e che non è il caso di sospendere l’uso di un vaccino inoculato ogni giorno in tutto il mondo a milioni di bambini difesi così contro mali potenzialmente letali.
Secondo il gastroenterologo Andy Wakefiled, il trivalente andrebbe però sostituito da tre separate inoculazioni in un anno per risparmiare all’organismo dei bambini lo shock causato da una simultanea risposta immunitaria a tre diversi vaccini. Tutti gli studiosi concordano comunque sulla portata di questo shock ipotizzando che, occupando l’organismo con
un gravoso sforzo immunitario pilotato, il bambino non riesca a combattere l’infezione intestinale apparentemente legata al virus, per quanto inattivato, del morbillo.
Lo studio degli esperti del Royal Free, i quali sottolineano che fra autismo e trivalente esiste per ora un’associazione ma non un legame causa-effetto, mirava ad indagare la coincidenza notata fra l’insorgere dell’autismo e l’inoculazione del trivalente, accompagnata dopo pochi giorni da costipazione abbinata a irritazione e a crisi diarroiche.
Dapprima i ricercatori avevano pensato alla cosiddetta sindrome di Chron ma, sebbene i sintomi accusati dai bambini presi in esame fossero molto simili, hanno poi appurato che si tratta invece di una malattia finora sconosciuta, genericamente battezzata per il momento iperplasia linfonodulare dell’ileo.
L’insorgere della malattia corrisponderebbe a cadute delle attività intellettive ed emotive di nove bambini studiati che a pochi giorni dall’inoculazione del trivalente, fra il 13/mo e il 15/mo mese di vita di solito, cominciano a dimenticare i vocaboli già appresi e a soffrire di crisi nervose alternate a periodi di mancata reattività a stimoli cui avevano fino ad allora risposto. Un’appropriata cura dell’infezione intestinale in altri casi sembra aver corretto atteggiamenti autistici.
Secondo gli studiosi, in una fase critica dello sviluppo come il secondo anno d’età, certi danni intestinali si ripercuotono sul cervello che non riesce a processare molecole con funzioni associate ai neurotrasmettitori ed effetti vagamente simili agli appiacei, assorbite attraverso cibi come latte e grano.”
Oltre alle Mutazioni genetiche indotte dai vaccini, l’autismo È un’altra malattia dei tanti Danni dei Vaccini.
G. Paolo Vanoli
Come precisato sopra, non siamo in grado di entrare nel merito delle affermazioni e delle accuse contenute nel testo per cui ha preferito chiedere il parere di Tiziano Gabrielli, medico, esperto di autismo e padre di un ragazzo autistico. In una sua prima e-mail di risposta, egli ha affermato che non esiste a proposito della relazione “vaccini – autismo” nessuna conferma anzi vi sono alcune forti e severe opposizioni a quanto afferma il nominato medico nell’articolo. Irrilevanti le sue conclusioni, sicuramente nella loro genericità, ma ascoltate perché nella scia delle procedure di risarcimento da danni da vaccino. Ci sconsigliava perfino di pubblicarlo!! Poi, con una seconda e-mail, Tiziano ci ha inviato l’abstract tradotto in italiano dell’articolo apparso sull’ultimo numero del New England Journal of Medicine, sui rapporti tra vaccinazione MR ed autismo. A chi lo desidera farà pervenire l’articolo per intero (in inglese).
Studio di popolazione su vaccinazione anti-morbillo, parotite e rosolia ed autismo.
”A Population-Based Study of Measles, Mumps, and Rubella Vaccination and Autism”, Kreesten Meldgaard Madsen and others.
Premessa – È stato suggerito che la vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia (MPR) possa essere una causa di autismo.
Metodi – Abbiamo condotto uno studio retrospettivo di coorte su tutti i bambini nati in Danimarca nel periodo gennaio 1991-dicembre 1998. La coorte è stata selezionata sulla base di dati provenienti dal Danisk Civil Registration System che assegna un numero identificativo individuale ad ogni nato vivo e ad ogni nuovo residente in Danimarca. Lo stato della vaccinazione MPR è stato ottenuto dal Danish National Board of Health. Le informazioni sullo stato dei bambini relativamente all’autismo sono state ricavate dal Danisk Psychiatric Gentral Reffister, che contiene informazioni su tutte le diagnosi ricevute dai pazienti degli ospedali e delle strutture ambulatoriali di pertinenza psichiatrica in Danimarca. Le informazioni su potenziali fattori di confondimento sono state ricavate dal Danish Medical Birth Registry, dal National Hospital Registry e da Statistics Denmark.
Risultati – Dei 537.303 bambini da cui era composta la coorte (che rappresentavano 2.129.864 anni-persona), 440.655 (82,0%) avevano ricevuto il vaccino MPR. Abbiamo identificato 316 bambini con una diagnosi di malattia autistica e 422 con una diagnosi di altri disturbi appartenenti alla gamma dei disturbi autistici. Dopo aggiustamento per i potenziali fattori di confondimento, il rischio relativo di malattia autistica nel gruppo di bambini vaccinati, rispetto a quello dei gruppo di bambini non vaccinati, è risultato pari a 0,92 (intervallo di confidenza al 95%: 0,68-1,24) e il rischio relativo di altri disturbi appartenenti alla gamma dei disturbi autisti ci è risultato pari a 0,83 (intervallo di confidenza al 95%: 0,65-1,07). Non si è osservata alcuna associazione tra età all’epoca della vaccinazione, tempo intercorso dalla vaccinazione o data della vaccinazione e sviluppo della malattia autistica.
Conclusioni – Il presente studio fornisce una evidenza consistente a sfavore dell’ipotesi che il vaccino MPR sia causa di autismo.