Autonomia delle persone disabili

Data: 01/12/10

Rivista: dicembre 2010

Mi chiamano Samantha Depaoli, abito a Terlago, un piccolo paese a pochi km da Trento. Qualche anno fa ho iniziato a svolgere volontariato presso la Cooperativa Sociale “La Rete” di Trento ed è stato così che mi sono avvicinata alle persone disabili. È stata un’esperienza molto positiva e arricchente grazie alla quale ho consolidato in me l’idea che le differenze sono ricchezza e diventano una concreta occasione di scambio e crescita. A ottobre mi sono laureata in “Educatore Sanitario Professionale”, durante il mio percorso di studi ho svolto diversi tirocini, tra cui l’ultimo a “Prove di Volo”, il servizio residenziale temporaneo della Cooperativa Sociale “La Rete”. Nei sei mesi di tirocinio ho condiviso relazioni ed esperienze e, sebbene per un tempo limitato, ho partecipato al percorso di crescita delle persone accolte nel servizio. Ho iniziato così a riflettere e ragionare sul tema dell’autonomia relativa alle persone disabili, tematica che ha suscitato in me un forte interesse e la voglia di analizzare l’argomento attraverso la stesura della mia tesi di laurea. Attraverso questo lavoro, fatto di ricerca teorica e sul campo (testimonianze ed esperienza di tirocinio), ho cercato di proporre un quadro dei molteplici fattori che partecipano al percorso di crescita e sviluppo di una persona disabile, elementi che intrecciandosi influenzano inevitabilmente il cammino verso la sua autonomia. Le testimonianze raccolte da alcune persone disabili e da due mamme di figli con disabilità sono state l’elemento portante di tutto il mio lavoro, ed è stato proprio in questo modo che ho conosciuto Giuseppe Melchionna e l’associazione Prodigio. Le persone intervistate mi hanno trasmesso da subito una forte determinazione e grinta, aspetti importanti se non indispensabili per riuscire a farsi strada in questo mondo che tutt’ora non sempre apre facilmente le porte alle persone con disabilità.

Lo scopo della tesi era mettere in luce difficoltà e stimoli che condizionano la persona disabile nella scelta dell’autonomia. Elementi essenziali di questo cammino sono: la famiglia e l’ambiente, le reti formali e informali, i servizi e gli operatori, le amicizie, le esperienze e la voglia di crescere e diventare adulti e autonomi.

La famiglia gioca un ruolo di fondamentale importanza. Come accade in ogni nucleo familiare, pensare il proprio figlio cresciuto e diventato indipendente, se da un lato rende orgogliosi, dall’altro scatena, nell’essere genitori, paure e ansie che spesso nelle famiglie con persone disabili possono ritardare il distacco e quindi ostacolare la loro adultità. Essere genitori non è una cosa semplice, essere figli lo è ancora di meno, il rispettarsi per quello che si è e per quello che si può essere è il primo passo verso l’autonomia. La famiglia quindi è il punto di riferimento principale, in quanto è all’interno del nucleo familiare che inizia il percorso di sviluppo e crescita che porta all’adultità. Se è vero che all’interno del nucleo familiare dovrebbero essere presenti le risorse per accompagnare i propri figli verso una vita indipendente, è altresì importante la presenza e il supporto di reti formali ed informali durante questo percorso di crescita. Accompagnare la persona disabile verso l’autonomia significa accompagnare anche la famiglia nella crescita del proprio figlio. Per la famiglia di un disabile questo percorso spesso diventa doloroso e difficile da affrontare se non accompagnati adeguatamente nel riconoscimento delle emozioni che suscita, sia nella famiglia stessa che nella persona che si appresta a “volare” da sola.

Affinché la persona disabile riesca a definirsi e riconoscersi, Il contesto sociale diventa l’altro elemento che permette, o ostacola, l’assunzione di un ruolo all’interno della società. Potersi muovere, avere un lavoro e partecipare alla vita della comunità sono aspetti che contribuiscono a far sì che una persona disabile si senta autonoma e riconosciuta come persona al di là della propria disabilità. E come afferma Giuseppe Melchionna il disabile è un cittadino di serie A con i propri diritti e doveri.

Il percorso che affronta una persona disabile per raggiungere l’autonomia è la risultante di azioni, relazioni, incontri, scambi e apprendimenti; tale cammino non è privo di ostacoli e la persona per farvi fronte mette in pratica le proprie risorse.

Non è importante, a mio parere, tracciare una sola definizione del termine autonomia poiché questo concetto assume un valore strettamente personale in relazione alla propria condizione, all’educazione ricevuta, alla propria storia personale, alla società e cultura di riferimento. È invece fondamentale che ogni persona possa avere la possibilità di raggiungere la propria autonomia, indipendentemente dai limiti che ognuno di noi possiede.

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