Molte volte vi sarà capitato di sentire l’espressione “fare l’avvocato del diavolo”; molte meno, o forse mai, avrete, invece, sentito dire “fare l’avvocato di strada”.
Eppure dal 2000, l’“avvocato di strada” è una realtà. E se ne parla. Sempre di più.
“Avvocato di strada” è un progetto che nasce a Bologna nel 2000 all’interno dell’associazione no profit “Amici di Piazza Grande”, fondata nel 1993 per aiutare i senza tetto a reinserirsi nella società.
Antonio Mumolo, avvocato, classe 1962, capisce per primo quanto gli homeless abbiano bisogno di un legale, pur non avendo i soldi per pagarlo; da qui l’idea di aprire il primo sportello legale gratuito d’Italia per chi non ha una casa. Così è nato il progetto che ha come obiettivo primario la tutela dei diritti dei senza tetto, cittadini particolarmente esposti a soprusi e violenze quotidiani, cittadini che non si possono difendere.
Il primo sportello ad aprire è stato quello di Bologna. All’attività dello sportello partecipano a rotazione avvocati e laureati in giurisprudenza che forniscono gratuitamente, e a titolo di volontariato, consulenza e assistenza legale ai cittadini chi si trovano nella situazione di senza fissa dimora.
In questi primi anni d’attività sono stati seguiti 473 casi di ogni specialità di diritto, numerose sono state anche le consulenze richieste.
Particolarmente importante è stata la causa intentata al Comune di Bologna inerente la tutela e la garanzia del diritto alla residenza, diritto soggettivo garantito dalla Costituzione, anche alle persone senza fissa dimora. La causa si è conclusa con la condanna del Comune di Bologna e costituisce un importante precedente giurisprudenziale. In effetti, a seguito di tale sentenza, oggi tutte le persone senza fissa dimora di tutto il territorio nazionale italiano possono richiedere, e devono ottenere, la residenza anagrafica presso centri di accoglienza, dormitori… Può sembrare una cosa da poco, ma in realtà la residenza anagrafica è fondamentale per vivere in questa società. Soltanto con l’iscrizione nei registri anagrafici è possibile lavorare, iscriversi alle liste di collocamento, votare, godere dell’assistenza sanitaria e di tutti i diritti riconosciuti dallo Stato Sociale.
Attualmente in Italia sono attivi quattro sportelli di “Avvocato di strada” oltre a quello di Bologna: a Verona, Padova, Foggia, Bari.
Non sarebbe male riuscire ad aprire, prima o poi, uno sportello anche in Trentino-Alto Adige, e magari proprio a Trento. Per proporre nuove adesioni al progetto, per chiedere un consiglio o dare un suggerimento si può inviare una e-mail a bologna@avvocatodistrada.it o scrivere a Avvocato di Strada, Associazione Amici di Piazza Grande, Via Libia 69, 40138, Bologna.
Per chi avesse bisogno di conoscere sedi e orari di ricevimento, o semplicemente volesse saperne di più sul progetto è consultabile sul sito www.piazzagrande.it/avvocatodistrada.htm.