BREVE STORIA DI UN ALBERO DI NATALE

Mi chiamo Abete, e sono un albero di Natale, come quello che sicuramente starà sfavillando nelle vostre case in questi giorni, per la gioia dei vostri bambini e anche degli adulti.

Già da seme immaginavo la mia sorte: un mese di splendore e poi l’abbandono nella spazzatura.

Ma quando sono cresciuto ho purtroppo capito che, probabilmente, nemmeno quel breve periodo di gioia avrebbe allietato il mio destino. Infatti, io non sono bello: ho rami bassi e disordinati e neanche un bel ciuffo in cima per posarci la stella cometa come in ogni albero di Natale che si rispetti. Quando fui messo in vendita, il commerciante, scuotendo la testa, mi relegò in un angolo del negozio, col cartellino del prezzo scontato, certo che un così brutto alberello non sarebbe mai riuscito a venderlo.

Invece il destino ha deciso diversamente per me. 

Mi hanno, infatti, acquistato due bambine, che coi loro piccoli risparmi non potevano permettersi un granché!  Ero il loro dono per la mamma e da subito sono stato molto amato.

Abito nel loro terrazzo perché non amo il caldo della casa.

Ogni anno a dicembre rappresento le feste: mi ricoprono di palline e festoni colorati e mi dicono che sono bellissimo. Io le ricambio in estate, ospitando un rampicante di fiori bianchi e diventando il loro “albero di ferragosto”!

Tra poco sarà di nuovo Natale. Aspetto con ansia quel momento magico per leggere nei loro cuori i sogni e le speranze nascoste. Saremo felici di festeggiare insieme.

Sono un albero fortunato.   

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