Tempo di tintarella ma non per tutti! Non possono usufruire dell’elioterapia i soggetti cardiopatici, ipertiroidei, chi ha già malattie debilitanti, le persone che soffrono di diabete e chi soffre di fragilità vasale come i portatori di varici. La vasodilatazione stimolata dal calore può aggravare la patologia. Sconsigliata anche a tutte le persone affette da tubercolosi polmonare mentre invece i sofferenti di bronchiti anche croniche ne avranno grandi benefici. La cura elioterapica può essere eseguita tutto l’anno grazie ai solarium. I benefici saranno certamente più efficaci se l’esposizione avviene con i diretti raggi solari. Anche perché il nostro organismo in un ambiente naturale potrà trarre vantaggi anche dagli altri elementi. In montagna potrà beneficiare di un’aria purissima, non certamente inquinata come quella della città, mentre in un clima marino potrà usufruire delle grandi proprietà terapeutiche del mare ricco di iodio.
Lo smog uccide i bambini
Un bambino su tre muore in Europa ucciso dall’inquinamento. Secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), pubblicato sulla rivista The Lancet, ogni anno 100 mila bambini e ragazzi da zero a 19 sono uccisi da inquinamento dell’aria, sia in luoghi chiusi che all’aperto, da acqua contaminata, da inquinamento da piombo, da traumi e incidenti. Nello studio, che riguarda i 52 paesi compresi nell’area europea dell’OMS e che è stato condotto dall’Università di Udine e dall’Istituto per l’infanzia Burlo Garofalo di Trieste, si stima inoltre che siano 6 milioni gli anni di vita in salute persi da bambini e ragazzi nella stessa fascia di età. Commentando i dati emersi dallo studio, Roberto Bertollini dell’Oms Europa, ha detto che questo primo passo è stato importante per quantificare l’impatto degli inquinanti sulla salute dei bambini. Si è calcolato così che più di 13.000 bambini da zero a 4 anni muoiono a causa dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili (i cosiddetti Pm10), e 10.000 a causa dell’uso di legna e carbone nelle abitazioni, ancora diffuso in alcuni Paesi dell’Est europeo. Nello stesso gruppo di età l’inquinamento di piombo, responsabile di danni che portano al ritardo mentale, provoca la perdita di oltre 15.000 anni di vita in salute. Più di 13.000 morti nei bambini da zero a 14 anni sono provocate da condizioni igieniche precarie e da acqua contaminata. Incidenti e traumi (non solo quelli domestici e stradali, ma anche quelli provocati da violenza deliberata e guerre) mietono fra i giovanissimi fino a 19 anni oltre 75.000 vittime l’anno.
Farmaci anti-diabete da OGM
Piante geneticamente modificate per la produzione di vaccini e farmaci contro alcune delle più gravi patologie dei nostri tempi, dall’Aids al diabete e la tubercolosi. È questo l’obiettivo di Pharma-Planta, il nuovo consorzio di ricerca europeo per il quale l’UE ha stanziato 12 milioni di euro e che vede tra i partner italiani il CNR, l’Enea e l’Università di Verona. L’intento, sottolinea il CNR, è produrre vaccini e farmaci a basso costo, così da renderli disponibili anche ai Paesi in via di sviluppo. Il consorzio riunisce oltre 30 gruppi di ricerca appartenenti a 11 nazioni europee e al Sudafrica. Entro i prossimi cinque anni Pharma-Planta prevede di produrre, in piante OGM, molecole di interesse farmacologico e di iniziare la sperimentazione clinica sull’uomo. I due obiettivi principali sono, infatti, la produzione di farmaci finora non ottenibili con i sistemi tradizionali di sintesi e l’abbattimento dei costi di produzione. «Una grande sfida, insomma, anche tecnologica, che implica un notevole impegno. Infatti, mentre la produzione di molecole farmacologiche in altri sistemi biologici geneticamente modificati è ben consolidata e documentata, non ci sono dati sullo stesso tipo di processo produttivo nelle piante. Eppure, le potenzialità di questo approccio sono enormi. La ragione? I metodi finora utilizzati per la produzione di questi farmaci, hanno spiegato gli esperti, richiedono la modificazione genetica di cellule umane o di microrganismi come i batteri. Tutte tecniche laboriose e costose e che, spesso, producono in quantità limitate le molecole di interesse. Le piante, al contrario, hanno il vantaggio di poter essere coltivate con facilità e a costi accessibili.