Oltre a tumori, invecchiamento della pelle, impotenza ora anche l’infertilità. E l’imputato è sempre lui, il fumo. Da un recente studio, risulta che i figli di mamme fumatrici durante la gravidanza sono meno fertili di quelli le cui mamme non hanno fumato. Si tratta di uno studio fatto in Danimarca, Finlandia, Norvegia ed Estonia. I ricercatori hanno esaminato la qualità dello sperma di 1800 ragazzi, tra il ’96 e il ’99, che si presentavano alla visita di leva. Le analisi hanno evidenziato che l’esposizione al fumo materno del feto in gravidanza riduceva del 20% la concentrazione spermatica e del 24 il numero di spermatozoi. Inoltre nel 46% questi presentavano alterazioni della forma, soprattutto a livello della testa. Infine i figli di mamme fumatrici avevano il 15% di probabilità in più di sviluppare testicoli piccoli.
Invalidi in aumento per l’obesità
La diffusione dell’obesità negli Stati Uniti continua ad aumentare e sta anche creando un esercito di malati e di disabili più o meno gravi. Lo ha stabilito una vasta ricerca epidemiologica della Rand Corporation. Oltre il 60 per cento degli americani rientra ora nei canoni dell’ obesità o del sovrappeso. E si i sa che le persone grasse hanno un rischio elevato di infarto, ictus e certi tipi di cancro. Lo studio della Rand ha ora individuato un’altra conseguenza negativa dei chili di troppo: l’invalidità, le cui cause primarie sono problemi muscoloscheletrici e diabete. La relazione tra obesità e invalidità è particolarmente evidente nei giovani. L’obesità è responsabile della metà dei casi di invalidità nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni.
Paraplegia spastica
Svelato uno dei meccanismi neurodegenerativi responsabili della paraplegia spastica ereditaria (Hsp). Con questo nome, si indica un gruppo di malattie che colpiscono le cellule nervose del midollo spinale, indebolendo i muscoli e causandone la paralisi spastica. Si tratta di patologie ereditarie perché causate da alterazioni genetiche. Alcuni dei geni responsabili sono stati individuati negli ultimi anni, ma finora poco si sapeva del meccanismo attraverso cui le funzioni nervose vengono compromesse. I ricercatori del Tigem hanno identificato un gene in particolare, l’Spg7. I topi in cui era stata indotta una mutazione dell’Spg7 subivano un ingrossamento patologico degli assoni, regioni terminali delle cellule nervose. È questo rigonfiamento che altera la capacità dei neuroni di comunicare tra di loro e di trasmettere gli impulsi nervosi. Ma le analisi hanno rivelato che ancor prima che questo fenomeno si manifestasse i mitocondri presenti negli assoni dei topi geneticamente mutati subivano un’alterazione morfologica. L’ipotesi degli autori della ricerca è quindi che i due fenomeni siano in un rapporto di causa effetto: l’ingrossamento degli assoni è dovuto alla mutazione dei mitocondri. In tal caso, un intervento terapeutico nell’intervallo di tempo tra i due fenomeni potrebbe rivelarsi risolutivo.
Sei Paesi contro la polio
I ministri della sanità di Nigeria, India, Pakistan, Niger, Egitto e Afghanistan, gli ultimi Paesi in cui il virus dello poliomielite sia ancora presente, hanno infatti firmato una dichiarazione testimoniando il loro impegno per il suo sradicamento. La poliomielite è una malattia infettiva che colpisce soprattutto i bambini, causando anche la paralisi, e gli ambienti sporchi sono ideali per la diffusione del virus. Non esiste ancora una cura, solo la vaccinazione può evitare di contrarre la malattia. Con la vaccinazione, i livelli di diffusione del virus sono stati consistentemente ridotti: mentre nel 1988 il virus era presente in 125 Paesi e mutilava circa 1.000 bambini ogni giorno, l’anno scorso solo 677 casi sono stati rilevati in tutto il mondo.
Alzheimmer
È stata trovata la tessera mancante del ‘mosaico’ di eventi che scatenano l’Alzheimer, la forma piu’ comune di demenza senile. Anton Schmitz e Volker Herzog dell’Università di Bonn hanno scoperto come e perché la proteina beta-amiloide, ormai da tempo considerata colpevole della malattia, si accumula nei neuroni e hanno seguito i suoi passi dalla sua sintesi all’accumulo fatale. In pratica, succede che un’altra molecola, la proteina di fase acuta (APP), deraglia dal binario prestabilito che la guida dalla fabbrica in cui e’ prodotta al porto per l’esportazione fuori la cellula, producendo per interazione con altre sostanze la proteina beta-amiloide. A completare l’opera distruttiva, una falla del sistema di smaltimento cellulare dei rifiuti tossici impedisce l’eliminazione della beta-amiloide che così si accumula. Il morbo di Alzheimer e’ una forma neurodegenerativa dovuta ad eccessiva morte dei neuroni della corteccia cerebrale.
Contro stress ed insonnia arrivano nuovi cibi
La nuova frontiera del gusto sono i cibi che fanno bene alla salute, ma attenzione, non si tratta di prodotti ipocalorici, bensì di ghiottonerie fatte con ingredienti utili a combattere lo stress o a vincere l’insonnia. Qualche esempio? Il latte contro il jet lag e l’insonnia, prodotto da un’azienda inglese con sede a Chilterns la cui portavoce Claire Pool spiega che il suo segreto e’ l’aggiunta dell’ormone melatonina. Sulla stessa onda il gelato e i biscotti antistress. Questi cibi, oltre ad essere presentati come salutari, non hanno nulla da invidiare alla naturalezza degli alimenti biologici. Per esempio la melatonina anti-insonnia nel latte, che già tradizionalmente e’ ben noto per il suo effetto rilassante, non è un composto sintetico ma, frutto della geniale idea dei produttori, viene direttamente dalle mucche. La melatonina è un ormone naturale la cui concentrazione nell’organismo aumenta e diminuisce ciclicamente ogni 12 ore. È prodotta in grandi quantità di notte durante il sonno ed ha effetto nell’aiutare i viaggiatori transoceanici, cui viene somministrata in barrette, a vincere i disturbi dovuti al fuso orario. In pratica gli addetti ai lavori hanno pensato di mungere il bestiame, accuratamente scelto per età e razza, ad orari definiti in cui l’ormone è piu’ concentrato nel corpo delle mucche. In questa maniera il latte risulta naturalmente più ricco di melatonina. E come potevano non intervenire le piante in questi cibi tutta salute? Ecco infatti che, sempre nel Regno Unito, si produce gelato con essenza di orchidea. Se certo non promette miracoli ne’ assicura la linea, chi lo consuma dovrebbe, secondo i produttori, diventare più ottimista e sereno.
Pomodori geneticamente modificati contro virus
Una varietà di pomodoro geneticamente modificata potrebbe portare alla produzione di un vaccino orale contro un virus che si replica nel tratto intestinale dei mammiferi, l’enterovirus. Gli studiosi hanno alimentato alcuni topi con piante di pomodoro sulle cui foglie e frutti sono presenti gli antigeni dell’enterovirus. Dopo circa un mese gli animali si sono dimostrati fino a cinque volte più resistenti all’infezione da enterovirus rispetto ai topi che non avevano seguito questa dieta. Si conta di poter presto condurre le prime sperimentazioni sull’uomo. Il suo obiettivo è sviluppare un prodotto che, eventualmente combinato con altre terapie farmacologiche, possa aiutare a controllare il virus nell’uomo.
Udito artificiale
Un dispositivo per recuperare l’udito è stato impiantato per la prima volta direttamente nel midollo allungato, l’estensione inferiore del cervello da cui passano i segnali provenienti da tutto il corpo. L’operazione è stata effettuata su due donne non udenti dal chirurgo Bob Shannon, dell’House Ear Institute di Los Angeles, che ha ideato anche i particolari apparecchi uditivi, denominati Abi (Auditory Brainstem Implant). Attraverso 8 elettrodi di lunghezze differenti, gli impianti sostituiscono la funzione della coclea, che è quella di trasmettere le sensazioni uditive al midollo allungato. La prima paziente, una donna di 19 anni, ha subito l’impianto all’inizio del 2003, e solo uno degli otto elettrodi di cui si compone il dispositivo ha funzionato, migliorando la sua capacità di comprensione del linguaggio (basata comunque sulla lettura delle labbra) del 30 per cento. Secondo Shannon, se degli otto elettrodi ne funzionassero anche solo 4, le pazienti potrebbero recuperare la capacità di comprendere un discorso.