Il gioco dello stendino, ma anche le ombre cinesi, il “non t’arrabbiare”, mosca cieca, il girotondo, “guardie e ladri”, “strega comanda color”, il telefono senza fili e gli immancabili burattini sono solo alcuni dei passatempi più comuni della nostra infanzia riscoperti e reinterpretati dall’alense Francesca Debiasi nel suo libro “Piccola raccolta dei giochi di una volta. Per bimbe e bimbi dei giorni nostri e adulti che vogliono restare bambini”.
L’opera – edita dal Comune di Ala e stampata con il contributo della Cassa Rurale Vallagarina – è frutto di un tirocinio molto speciale, studiato dal municipio assieme all’Agenzia del Lavoro di Trento.
Francesca Debiasi, infatti, è laureata in Scienze dell’Educazione all’Università di Verona e ha conseguito la specialistica in Scienze Pedagogiche. Da sempre, inoltre, è attiva nell’associazionismo in favore dei più giovani, in particolare attraverso l’oratorio. Per questo motivo, “incastrarla” nello stereotipo del tirocinio standard, fatto di protocolli e fotocopie, da settembre 2021 a luglio 2022, sarebbe stato un peccato.
«Di qui – spiegano la segretaria comunale Flavia Brunelli e la vice Liliana Stratta – l’idea di organizzare un tirocinio differente, che liberasse energie nuove e creative. Abbiamo quindi provato ad abilitare noi e il nostro contesto lavorativo, adeguando le condizioni ambientali nella direzione dell’inclusività e, grazie a Francesca che si è messa in gioco, direi che ci siamo riuscite». L’obiettivo era infatti quello di curare – con il supporto grafico delle servizio civiliste della biblioteca Michela Tonolli e Sofia Furlani – una pubblicazione che permettesse a grandi e piccini di riscoprire i “giochi di una volta”.
«In un mondo sempre più tecnologico – commenta il sindaco Claudio Soini – ma anche nel contesto immerso nel verde di un piccolo borgo prealpino come Ala, sentiamo ancora le grida divertite dei bambini al parco giochi. Vediamo le altalene sempre in movimento e i palloni che sfrecciano nei prati. E allora perché non mischiare le carte e far sì che, quei giochi tradizionali tanto cari a noi bambini di ieri non possano entusiasmare anche i bambini di oggi?».
«La mia pubblicazione – gli fa eco Francesca Debiasi – punta su due elementi fondamentali. Da un lato, vuole esprimere valori senza età, come l’amicizia, lo stare insieme e la bellezza semplice della vita all’aria aperta. Dall’altra, mira a riscoprire i luoghi di Ala, i parchi, i palazzi, i pertugi e le vie del centro storico». I giochi sono dunque stati riadattati per essere svolti nel contesto alense, in modo da insegnare ai più piccoli quella “geografia del territorio e del cuore” che sempre più fatica a trovare spazio nei programmi scolastici. Le proposte sono centoundici, per tutte le occasioni. La guida racchiude infatti giochi da fare all’aperto, ma anche giochi da tavolo per quando è freddo o piove, senza trascurare il tema della sostenibilità, per trasformare mestoli di legno, stracci e vecchi elastici in oggetti per divertirsi e imparare in compagnia.