Parlare di diversabilità non è mai facile, e cercare di spiegarla ai bambini è davvero difficile. In Inghilterra, un certo signor Nick Park ha deciso di provarci e con il suo team, creatori del film animato Wallace&Gromit, visto al cinema nel 2006 e vincitore di un premio Oscar nel 2005, ha ideato una nuova serie di cartoni animati in cui tutti i protagonisti sono animaletti disabili, “Creature Discomforts”. Si tratta di Peg, un riccio, e di Brian, un cane bull terrier, entrambi su sedia a rotelle; di Flash, un bassotto con un carrellino al posto degli arti posteriori; di Tim, una tartaruga con le stampelle; di Slim, un insetto stecco col bastone, e Spud, la lumaca con la sedia a rotelle motorizzata. L’idea è stata sviluppata da Park in collaborazione con l’istituto di beneficenza Leonard Cheshire Disability, al fine di realizzare una campagna informative ed educativa per affrontare in modo nuovo le problematiche quotidiane incontrate dalle persone disabili.
Ricca di significati positivi, una tenacia incredibile, e al suo straordinario humour la serie animata ha pienamente raggiunto lo scopo per cui è stata creata. Tra le diverse gag presenti, quella in cui il bassotto Flash con le rotelle al posto delle zampe posteriori, cercherà di lanciarsi da un ponte per fare “bungee jumping”, rifiutandosi di accettare che la cosa potrebbe essere complicata per lui, è forse la più bella e commovente. Un altro punto di forza della serie è di essere stata realizzata, non al computer, ma con la tecnica “stop-motion” in cui i personaggi, interamente realizzati con la plastilina, sono mossi da personale esterno e filmati fotogramma per fotogramma, con diverse tecniche di esposizione della telecamera per creare diversi effetti.
Alla fine tutti i fotogrammi ottenuti vengono montati in sequenza, stavolta con il computer, per ottenere il cartone finito. È un procedimento molto lungo, che richiede una grande perizia ed una straordinaria abilità artigianale per poter essere sfruttata al massimo delle sue possibilità, ma il risultato finale è davvero straordinario. Tanto che lo stesso Nick Park, molto soddisfatto del risultato di quest’ultimo progetto, ha dichiarato: “Questa campagna ci ha aiutato a vedere le cose in modo diverso. E l’idea di aver utilizzato persone disabili autentiche per ideare e doppiare i personaggi ha dato un’incredibile veridicità al tutto”.
Un progetto bellissimo, unico nel suo genere, che speriamo di poter presto vedere in Italia sui nostri schermi, e chissà che non aiuti anche i piccoli spettatori italiani a sviluppare quella sensibilità che servirà, prima, durante l’adolescenza e dopo nell’età adulta, loro a relazionarsi con le persone diversamente abili. Una qualità che sembra mancare a molti giovani d’oggi, basti pensare ai più recenti episodi di bullismo nelle scuole dove “ragazzi normali” hanno infierito e maltrattato compagni solo perchè diversamente abili, per poi mettere i filmati su you tube, sito in intenet dove si possono vedere tutti i tipi di filmati. Sempre su You tube sono stati inseriti i filmati dello stupro di una ragazzina tredicenne da parte dei suoi compagni di classe che riprendevano col telefonino, senza fare nulla, mentre davanti ai loro occhi mentre si perpetrava la violenza ai danni della loro compagna di scuola come se niente fosse, semplicemente agghiacciante, ma vero. O l’ultima ed altrettanto terribile notizia di ragazzini che hanno ripreso la morte di una compagna di scuola col cellulare e messo il filmato in onda, sempre, su you tube, salvo essere tolto quando è trapelata la notizia.
Chissà quanti altri episodi simili o peggiori mai denunciati o venuti alla luce, frutto di un’inciviltà e mancanza di rispetto verso il prossimo, che vede nel sopraffattore e nel branco i nuovi miti a cui molti giovani si ispirano. In questo grigiore c’è ancora chi pensa che si possa insegnare qualcosa agli altri, partendo dai cartoon tanto amati sia dai piccoli che da un numero sempre maggiore di adulti, ed è un pensiero davvero molto confortante.