Ogni anno vi sono migliaia d’incidenti in moto sulle strade, molte sono le vittime, ed altrettante persone rimangono paralizzate o con gravi lesioni cerebrali. La colpa? Il cattivo uso di un casco inutile, gestito in maniera scorretta, o addirittura il mancato uso di adeguate protezioni. Non vi è una corretta informazione a riguardo, nessuno dice che bisogna acquistare un buon casco su misura, a norma, allacciarlo bene e conservarlo al meglio. Gli interessi economici purtroppo corrodono ancora una volta la buona qualità della vita.
Andiamo a saperne di più.
- Da cosa nasce la campagna “Pro Casco Integrale” ?
- Da un brutto frontale in moto contro un’auto che ha invaso la mia corsia contromano, sorpassando un’altra auto davanti a se. Non ho potuto fare niente. In certe occasioni non hai il tempo di reagire, mi sono” disintegrato”, ma la testa e’ rimasta sana e salva grazie al mio casco INTEGRALE.
- Perché è così importante? Il casco Non integrale non è sufficiente?
- Il casco, perché sia efficace, deve sempre essere INTEGRALE (o modulare) di buona fattura e su misura (cioè che non abbia “gioco” in testa) e ben allacciato, altrimenti è come non averlo, si sfila e vola via alla prima botta! Il casco INTEGRALE protegge lateralmente, ma anche frontalmente, il viso nei punti vitali, tipo sotto il naso, dove se prendi una botta anche ai 20 Km orari, o un pugno, puoi finire all’obitorio. Molti caschi venduti a poco prezzo non sono omologati, e quelli che lo sono proteggono solo da collisioni a qualche decina di km all’ora. Se una persona viaggia anche solo a 45 Km/h schiantandosi contro un’altra ai 45 all’ora, è come se si schiantasse ai 90 all’ora! Anche cadendo da fermi ci si può grattare la faccia, perdere molto sangue, oltre che la conoscenza… Gli incidenti ai mondiali del motomondiale ai 200-300 all’ora, sono zuccherini confronto a quelli più comuni e frequenti su strada urbana od extraurbana. Là i campioni hanno ovunque protezioni costosissime e ai vertici della qualità, sanno tecnicamente cadere e scivolare, sono atleticamente e psicologicamente preparati, e soprattutto non vanno a sbattere contro ostacoli fissi e rigidi frontalmente.
- Cosa significa tenere in buono stato il proprio casco?
- Significa non appiccicargli adesivi, in quanto possono corrodere la calotta esterna e renderla meno efficiente, non lasciarlo sotto il sole cocente per non cuocere la vernice esterna di protezione, non lasciarlo abbandonato in terra dove può subire urti e danni vari (tipo urine di animali, fango e quant’altro, che anche igienicamente non è consigliabile) e non fargli prendere colpi gratuiti, in tal caso è meglio cambiare il casco. Un casco in termoplastica andrebbe cambiato al massimo ogni 2-3 anni, uno in fibra in teoria anche di più.
- A soffrire di più il tempo è l’imbottitura che con l’usura diventa lassa e non garantisce più l’adeguato assorbimento d’urto oltre che ai problemi descritti prima.
- Oltre a questo Importante obiettivo, a quali altre attività ti dedichi?
- Sono attivo nel campo della prevenzione stradale e della disabilità, a livello concettuale ho fatto molte invenzioni al riguardo, potrete trovare qualcosa in questo sito per la disabilità, la dignità e l’autonomia: www.beepworld.it/members/rodolfomanfredi o nella mia pagina di youtube: www.youtube.com/user/RodolfoManfredi, oppure per quanto riguarda la prevenzione stradale su http://integralhelmet.org – http://petizionecascointegrale.blogspot.com e qui: http://campagnasalvavitaprocascointegrale.blogspot.com.Grazie dell’attenzione prestatemi e dell’occazione concessami,un abbraccio a tutti, ciao.