Come i lettori certo sapranno, Prodigio è un’associazione composta esclusivamente da volontari. Non solo. Molti dei lettori del giornale realizzato dall’associazione, appartengono al vasto e variegato mondo del volontariato. A tale proposito, per avere maggiori informazioni, abbiamo contattato Giorgio Massignani, direttore del Centro Servizi Volontariato di via Sighele 7 a Trento.
Istituito dall’art. 15 della legge 266/91 (legge quadro sul volontariato), il Centro nasce nel 1999 e nel 2002 acquisisce la sua attuale gestione. Esso fornisce un servizio di supporto economico ed organizzativo, a favore delle associazioni di volontariato per tutte le iniziative valide, concrete ed autogestite. La prima grande area d’intervento del CSV è costituita dalla promozione del volontariato. Questo parte dal riscontro della sua scarsa capacità ad avere una propria visibilità, essenziale per farsi conoscere ed apprezzare dal pubblico. Per rimediare all’inconveniente, il Centro da tempo pubblica una pagina sul “Trentino” con notizie ed iniziative riguardanti tutte le associazioni decise a farsi conoscere.
Ha inoltre istituito un ufficio con funzione di consulenza gratuita giuridico-finanziaria alle associazioni. Viene così data loro l’opportunità di porre quesiti riguardanti le complesse normative fiscali che le riguardano.
Un cavallo di battaglia di questa gestione è costituito dalla formazione dei volontari su richiesta delle associazioni. “Noi riteniamo, – afferma il direttore – che occorra sempre una maggiore qualificazione dei volontari operanti nell’ambito delle associazioni”. Altro punto di forza sta nella progettualità sociale, ovvero nel sostenere tutti i progetti che le associazioni intendono concretizzare, solitamente viene chiesto loro di collaborare al fine di realizzare progetti trasversali. “Infatti – spiega il direttore del Centro – il Trentino è ricco di piccole associazioni che, se prese singolarmente, hanno scarsa probabilità di incidere e di realizzare progetti più articolati in vista di una crescita culturale comunitaria”.
Gran parte delle attività e delle organizzazioni di volontariato, riguardano il mondo della disabilità. Cosa ha realizzato il CSV per l’Anno del Disabile? “Ci siamo domandati come celebrare degnamente il 2003. – spiega Massignani – A tal proposito è stato organizzato un evento di sensibilizzazione che vuole spronare le persone a considerare la disabilità senza pietismo e compassione. Sarà inaugurato a metà dicembre nel prestigioso Mart di Rovereto e resterà aperto per 3 mesi. Titolo della manifestazione sarà «Disabilità: competenze con passione» oppure «Disabilità: azione, non rinuncia». Il progetto «Dialogo nel buio», sul quale è incentrato questo avvenimento, riguarda la cecità. Si tratta di un percorso di 1 ora nel buio completo, nel quale verranno riprodotti vari ambienti della quotidianità (città, mercato, barca, bar). Si attuerà inoltre un’inversione di ruoli: la guida, infatti, sarà una persona non-vedente”. Altri temi affiancati a questo percorso saranno: disabilità e arte, sport e disabili, musica e teatro. “L’obbiettivo finale – puntualizza Massignani – è quindi quello di far emergere le eccellenze del mondo del disabile e di modificare l’atteggiamento consueto che etichetta i diversamente abili come incapaci di esprimere competenze”.