Dal 4 al 6 novembre, presso il Centro congressi di Riva del Garda (TN), Mani Tese, organizzazione non governativa e non lucrativa di utilità sociale, organizza il convegno internazionale “Chi Global? Cittadini di un mondo tra centri e periferie”. Fondata nel 1964, Mani Tese dal 1983 dà appuntamento ogni anno ai suoi volontari, sostenitori ed alla società civile con l’obiettivo di confrontarsi su tematiche che vertono attorno alla mission dell’organizzazione: instaurare nuovi rapporti tra i popoli, fondati sulla giustizia e la solidarietà.
Nell’appuntamento di Riva del Garda si cercherà di tracciare un bilancio dei processi di globalizzazione, insieme ad illustri esponenti del mondo economico, religioso, culturale e dei media tra cui: Innocenzo Cipolletta, padre Alex Zanotelli, Gian Antonio Stella, Nicola Bullard, Laura Carlsen, Samir Amin, Sabina Siniscalchi.
Si inizierà chiedendosi chi siano i sommersi e i salvati della globalizzazione e si analizzerà come anche nel Nord, e non solo nel Sud del mondo, la ricchezza si concentri in poche mani.
Si cercherà di comprendere il ruolo dell’Europa e la posizione (vincitrice o perdente) dell’Italia nel presunto mercato globale che non ha portato ad un mutamento sociale positivo. La dimensione del disagio non è più identificata con l’asse Nord-Sud del mondo, ma con la divisione centri-periferie. Per queste ragioni gli organizzatori del convegno credono “sia giunto il momento di chiederci «chi global?»: chi e quanti sono coloro che, realmente, godono dei privilegi della globalizzazione dei mercati della produzione e del consumo, e dei mercati finanziari; chi e quanti subiscono ( ) gli effetti perversi del nuovo ordine economico e politico”.
E’ inoltre prevista (considerata l’importanza che Mani Tese dà alla scuola, con la realizzazione ogni anno di percorsi di educazione allo sviluppo negli istituti di tutta Italia, per educare all’intercultura, alla pace, allo sviluppo sostenibile) una parte dedicata agli insegnanti dei diversi livelli scolastici dal titolo: “Il ruolo della scuola nella nuova realtà mondiale”.
Partner dell’evento è la Provincia Autonoma di Trento che sosterrà l’iniziativa con un forte coinvolgimento.
La presentazione del convegno sarà il 20 ottobre alle ore 19:00 presso la sede della Provincia Autonoma di Trento.
Saranno presenti Antonio Tricarico, responsabile di Mani Tese, ed Iva Berasi, assessore all’emigrazione, solidarietà internazionale, sport e pari opportunità.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.manitese.it oppure scrivete all’indirizzo segreteria@manitese.it per richiedere la scheda di iscrizione al convegno.
Mani Tese è un’organizzazione nata nel 1964, con sede a Milano, ma con più di 40 gruppi di volontari presenti in diverse città d’Italia. Nei gruppi si trovano generalmente persone di diverse età accomunate dalla volontà di sostenere associazioni e comunità nei Paesi del Sud del mondo, attraverso la realizzazione di progetti volti alla promozione di uno sviluppo locale sostenibile e per la liberazione da soprusi, ingiustizie e disuguaglianze. Ogni gruppo di volontari solitamente sceglie un progetto, tra quelli proposti dalla segreteria centrale, che vada a sostenere micro economie di paesi o regioni in difficoltà. Viene quindi promosso uno sviluppo sostenibile, rispettoso dei diritti delle persone e dell’ambiente. I progetti permetto al gruppo di conoscere una realtà altra, di studiarla e di sostenerla. I gruppi, attraverso la Cooperativa Sociale Mani Tese, promuovono la raccolta di materiale riciclabile ed il suo riutilizzo, sia come provocazione all’attuale modello di sviluppo sia come mezzo coerente di raccolta fondi per poter finanziare questi progetti.
Mani Tese, dotata dal 1997 dello status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, promuove ed aderisce a molte campagne sociali ed organizza, grazie alla sua rete di volontari, campi estivi di studio e lavoro in tutta Italia per ragazzi e famiglie che vogliano avvicinarsi e confrontarsi con un impegno di Giustizia, contro la fame, lo sfruttamento e per il riconoscimento dei diritti umani fondamentali.