L’intervento delle associazioni e cooperative a favore della popolazione sta assumendo sempre più un importanza rilevante per il benessere della comunità, e molto importante è anche creare un buon rapporto e dialogo a livello di quartiere, soprattutto per quarteri come quello della Clarina dove le diversità e le potenzialità sono molte ma spesso nascoste dietro ad un velo grigio di disagio. Necessari dunque creare una buona rete di scambi e conoscenze, dove il cittadino sa a quale servizio rivolgersi per essere aiutato e sostenuto. Le organizzazioni che si occupano del sociale sono tante in Clarina e offrono una moltitudine di servizi.
Il 4 febbraio lo abbiamo potuto vedere, infatti nella aula magna dell’ istituto professionale Sandro Pertini, è stata organizzata una festa di quartiere, dove le associazioni e cooperative che operano in loco si sono aperte alla cittadinanza organizzando delle attività peculiari alla loro natura. L’evento è stato organizzato da APPM onluns e Fondazione Crosina Sartori con il sostegno di circa una dozzina di altre associazioni. Fin dalla mattina un esercito fra volontari e operatori erano impegnati con l’allestimento dei vari stand, chi alle prese con il fuoco per la cucina trapper, chi con mestoli e padelle per la cucina afghana. Molti altri come formichine laboriose portavano avanti e indietro materiali di allestimento. L’aula magna è molto capiente, ma le organizzazioni sono molte. Ci sono dei ragazzi della ciclo officina che sistemano delle biciclette, la start up Abito che propone i suoi progetti di innovavazione sociale e risparmio condominiale, affianco a loro vi sono entrambi i centri Anffas, di via Volta e via Gramsci, che ripropongono i loro progetti laboratoriali con legno e lana. Poco più in la un piccolo palco, sul quale nel pomeriggio suonerà un gruppo musicale. Anche molti commercianti del quartiere sono stati coinvolti, offranendo cibarie, fra pop corn e fortaie. Tutto è pronto e alle 14 iniziano ad arrivare le prime famiglie, le attività sono molte appunto e ognuno ha avuto la possibilta di conoscerle. In questo caloroso contesto viene anche presentato per la prima volta il “Bibliotake”, la prima libreria ambulante e accessibile, realizzata dall’associazione Prodigio in collaborazione con il centro Anfass di via Gramsci in un ottica di “cultua del riciclo”. Intorno alla libreria è stato allestito uno spazio relax, dove potersi accomodare e assoporare qualche libro. Anche la scuola in quanto “padrona di casa” ha voluto presentare alcune attività, diversi studenti dell’ istitutio, aspiranti parruchieri, si sono cimentati nel taglio di capelli. Una varietà di molto ampia dunque di attività svolte e organizzazioni presenti, il riscontro sulla partrecipazione della cittadinanza è stato molto buono. Iniziative di questo tipo sono fonamentali in un oticca di inclusione e cittadinanza attiva, creacre occasioni di confrontro e scambio arrichisce la nostra società.