Ultimamente parlare di incidenti stradali è all’ordine del giorno. Ci sono cifre, però, di cui non si parla frequentemente. Sono quelle che ci fanno rabbrividire di più: perchè non sono sempre persone “adulte e vaccinate” che vengono coinvolte in queste disgrazie. Circa cinquecento piccoli feriti arrivano ogni anno al pronto soccorso perché il 40% degli automobilisti trentini fa un uso scorretto del seggiolino o, nel peggiore dei casi, non lo usa affatto. Per il mancato uso di questo supporto di sicurezza ci sono da uno a tre decessi l’anno. Sono ancora troppi gli automobilisti che non usano ancora il seggiolino per i loro bimbi e ignorano le leggi sul corretto utilizzo di quest’ultimo. Il 63% di incidenti automobilistici che coinvolgono bambini avviene su strade urbane; purtroppo i percorsi cittadini, per la maggior parte delle persone, vengono ritenuti meno rischiosi. La più frequente “giustificazione” degli automobilisti è quella di non allacciare il seggiolino se il tragitto da percorrere in auto è breve, un’altra causa dell’uso scorretto di questo è legato, purtroppo, alla fretta. Infatti, è esperienza comune vedere ancora oggi bambini portati in braccio dalla mamma nel sedile anteriore dell’automobile. Oltre alla multa salata di 86 euro e alla decurtazione di 5 punti dalla patente, queste piccole creature corrono un rischio altissimo. I bambini che non vengono adeguatamente messi in sicurezza, in caso di incidente rischiano di essere sbalzati nell’autovettura e quindi di procurarsi ferite più o meno gravi o di sbattere la testa procurandosi un trauma cranico.
Un utilizzo responsabile dei seggiolini consentirebbe di ridurre notevolmente il numero di questi incidenti; il loro uso corretto, infatti, porterebbe alla diminuzione del rischio di lesioni mortali pari all’80%. Per il codice della strada i bambini fino al metro e mezzo di altezza devono viaggiare assicurati con un sistema di ritenuta omologato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ovvero seggiolini o rialzi, a seconda del peso e dell’età da posizionare sul sedile utilizzando le apposite cinture di sicurezza regolabili in lunghezza ed in altezza. Sui veicoli sprovvisti di sistemi di ritenuta è invece assolutamente vietato trasportare bambini di età inferiore ai tre anni, mentre i bimbi con più di 3 anni possono occupare il sedile anteriore solo se la loro statura supera 1,50 m.
I piccoli passeggeri non possono essere trasportati con il seggiolino rivolto all’indietro su un sedile passeggeri protetto da airbag frontale, a meno che non sia stato disattivato, perché in caso d’impatto l’airbag potrebbe scoppiare e di conseguenza procurare ferite, anche mortali al bambino. Molte, troppe volte si è sentito parlare di questi angioletti che sono volati in cielo a causa di lesioni mortali dovute agli airbag perché fatti sedere sul sedile anteriore anche senza seggiolino.
Non è possibile rimanere indifferenti di fronte alle stragi che si verificano quotidianamente sulle strade e non è possibile attribuire tutto questo al caso. La disinformazione ed il menefreghismo sono due elementi che si possono combattere solo con la sensibilizzazione dei genitori sui rischi che corrono questi bambini. In questa società manca la “cultura della sicurezza”. Chiudo ricordando che seggiolini e cinture di sicurezza si usano non per evitare una multa ma per salvare la vita.
Approfondimenti: Bimbi sicuri.