Il progetto della Casa dei Risvegli Luca De Nigris nasce nel 1998 dall’incontro fra una associazione di volontariato onlus, Gli amici di Luca, ed un’azienda sanitaria, l’Ausl di Bologna, regolata da una convenzione tra le parti con scadenza 31/7/2019.
La drammatica vicenda di Luca, un ragazzo bolognese di 15 anni che entrò nel cuore della città di Bologna per l’appassionata iniziativa dei genitori e dei tanti amici, mise in luce la necessità di una diversa articolazione dell’offerta sanitaria nei percorsi di riabilitazione per il coma.
Da qui, l’intenso lavoro svolto negli anni successivi dagli esperti dell’Azienda Usl insieme ai professionisti e volontari dell’associazione, con la collaborazione del Comune di Bologna, dell’Università degli Studi di Bologna e della società civile, ha progressivamente delineato un progetto innovativo che per la prima volta prende forma in questa struttura.
Questa prima “Casa dei Risvegli”, dedicata al giovane Luca De Nigris, è un Centro ospedaliero di riabilitazione per persone in stato vegetativo o post vegetativo in fase postacuta con ancora un potenziale di cambiamento, ed è una tappa fondamentale dell’assistenza nell’ambito del percorso integrato della provincia di Bologna per gli esiti gravi o gravissimi di coma.
Il modello di assistenza valorizza il ruolo centrale della famiglia, e la possibilità di una convivenza continuativa dei familiari con un ruolo attivo e consapevole permette di mantenere la relazione, i ritmi e riti della vita quotidiana. La collaborazione operativa fra l’Azienda USL di Bologna e l’Associazione Gli Amici di Luca consente la presenza di diverse figure professionali, non solo sanitarie, e di volontari organizzati e quindi una flessibilità della riabilitazione che non potrebbe esistere in una struttura tradizionalmente ospedaliera.
La Casa dei Risvegli Luca De Nigris, con il Centro Studi per la Ricerca sul Coma, è anche un laboratorio per migliorare costantemente le possibilità di risveglio e riabilitazione.
Non abbandonarli è un dovere per noi tutti. Vale la pena.