Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita

Data: 01/02/08

Rivista: febbraio 2008

A giudicare dal titolo, questo libro potrebbe sembrare una corbelleria ma in realtà è serissimo: si tratta, infatti, di un manuale pratico di auto prevenzione e di autoterapia delle nevrosi. Si avvale di tecniche psicologiche occidentali ed orientali, buddiste, yoga e zen. L’autore, Giulio Cesare Giacobbe, insegnante di psicologia all’Università di Genova, consiglia qualsiasi nevrotico, ossia ciascuno di noi, di tenerne una copia in tasca e di consultarla spesso, specie nei momenti peggiori ossia, mediamente, dieci volte al giorno!!! Ci aiuterà a difenderci dalle nevrosi, in particolare dalla sua forma più diffusa, la nevrosi ansioso-depressiva, vero pozzo di San Patrizio per tutte le case farmaceutiche del mondo!

Voi siete certi di non aver bisogno di un tale libro? Mal ve ne incoglierà!! La nevrosi ansioso-depressiva, quell’ondulare fra mestizia, pensieri tristi e euforia immotivata, è la malattia della modernità! Angustia la maggior parte di noi, ci sommerge di pensieri che ci generano dentro ansia, paura e inquietudine. La vita ci appare grigia, senza gioia e i rapporti con gli altri penosi.

Con il termine sega mentale l’autore intende il pensare a cose che non hanno attinenza con la nostra realtà costituita dal nostro corpo e dall’ambiente che ci circonda. È la perdita di contatto con questi due elementi a favore di una realtà completamente mentale a dare vita ai pensieri nevrotici.

L’uomo moderno, libero dai pericoli fisici dell’ambiente, si è creato dei nemici ben più pericolosi dentro il suo cervello. Il suo Io si è esteso dal suo corpo, sua unica realtà, a una serie enorme di ruoli, di immagini e proiezioni cioè di simboli non reali diventando ipertrofico. Più uno possiede cose e relazione, più uno è ricco e potente, più il suo Io simbolico è esteso.

Alla sua maggior estensione fa da controparte una sua più accentuata vulnerabilità. Tiriamo avanti in un continuo stato di tensione che percepiamo come sofferenza e viviamo la realtà obnubilati da pensieri che si mordono la coda senza esserci di alcun vantaggio. Il nostro buon umore scende ai minimi storici!!

Questa sofferenza è causata dalla nostra identificazione con i simboli dell’Io che sentiamo sotto scacco. Questo è il meccanismo della sega mentale e da qui la sua definizione: è l’identificazione dell’Io con un suo simbolo e nella creazione di sofferenza in seguito alla supposizione di minaccia a tale simbolo estesa all’intero Io.

Soltanto eliminando questo pensiero nevrotico (termine scientifico delle seghe mentali) e ritornando a quella realtà da cui esso ci ha allontanato, torneremo capaci di godere della vita e delle cose, anche piccole e di poco significato, che ci stanno intorno.

Il primo passo per recuperare la nostra realtà e l’equilibrio delle emozioni, è il recupero della capacità di mostrar gioia e di saper ridere, anche di se stesi!! Di proposito l’autore usa, nel presentare le sue teorie, un linguaggio umoristico e provocatorio che predispone il lettore al buonumore. Ci fermiamo qui per non ridurre a Bignami un libro già piccolo di suo (121 pagine) oltre il quale c’è solo il lettino dello psicoterapeuta.

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