La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (sigla CAA), è un insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie atte a semplificare ed incrementare la comunicazione nelle persone che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi, con particolare riguardo al linguaggio orale e alla scrittura” ci propone Wikipedia come risposta, ma la famosa enciclopedia online propone molto spesso definizione e terminologie molto dettagliate e scientifiche. In parole povere non è altro che uno “strumento” per facilitare i dialoghi da parte di persone che presentano una disabilità comunicativa.
Storicamente i primi esempi sperimentali di CAA iniziarono negli anni cinquanta negli Stati Uniti e dal 1964 al 1974 all’ospedale di Jowa City venne attuato il primo programma rivolto a bambini affetti da paralisi cerebrale infantile.
Anche la tecnologia, attraverso la creazione di ausili o dispositivi, iniziò a farsi strada per aiutare i soggetti con difficoltà comunicative. Il POSM (Patient Operator Selected Mechanism) è una macchina da scrivere semplificata ideata nel 1960 da Reg Mailing dopo essersi accorto che alcuni pazienti comunicavano con gli altri attraverso l’ausilio di una sola campanella.
In Italia nel 2003 nasce il Chapter ISAAC-ITALY (Società Internazionale per la Comunicazione Aumentativa e Alternativa) con l’obiettivo di promuovere la migliore comunicazione possibile per le persone con complessi bisogni comunicativi fra disabili, famiglie e professionisti nel settore. Il 18 aprile di quest’anno, la fondazione è stata protagonista a Bologna all’interno di Exposanità alla ventunesima Mostra Internazionale al Servizio della Sanità e dell’Assistenza, portando come tema principale un modello della partecipazione in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).
Nell’ambito della CAA non esistono soluzioni universali, per ogni soggetto è necessario trovare gli strumenti ad hoc scelti in base alle caratteristiche della persona e al momento particolare della sua vita. Lo stesso va sempre migliorato e adattato secondo necessità nel corso del tempo.
Anche nell’ambito della letteratura è presenta la CAA, grazie agli IN-Book, ovvero libri scritti con testo parzialmente o integralmente in simboli.
Esempio e definizione più dettagliata nell’articolo: ”I Promessi Sposi, versione in simboli”, a pagina 11.