“Cura di sé”

Data: 01/04/20

Rivista: aprile 2020

Categoria:Sport e salute

Nel tempo caotico e pressante che stiamo vivendo diventa difficile ritagliarsi degli spazi in cui ascoltare le proprie esigenze e, quindi, prendersi cura di sé. Chiusi nel dovere, riteniamo che dedicare del tempo a noi stessi sia da egoisti, dimenticando che, se non pensiamo prima a star bene noi, prenderci cura degli altri diventa un dispendio di energie distruttivo, anziché portarci benessere interiore. Già Socrate parlava di “Cura di sé”, usando l’espressione greca “Epimèleia heautoù”, ripresa e tradotta in “Cura sui” nella cultura romana di epoca tardo-antica. Questa nozione si è ampliata nel tempo, Foucault ci trova «in primo luogo, il tema di un atteggiamento generale, di un certo modo di considerare le cose, di essere nel mondo, di realizzare determinate azioni, di intrattenere delle relazioni con gli altri. Il che significa che l’epimèleia heautoù è un atteggiamento: verso di sé, verso gli altri, verso il mondo; …» . Un atteggiamento che viene molto utile al giorno d’oggi se contrapposto a quello del “Produrre a tutti i costi”, facendo riscoprire una dimensione fondamentale del sé. Con queste righe di poesia provo a darvene un accenno:

 

MI PRENDO CURA

di ogni piccola risata

di ogni parola uscita e non pensata,

del raggio di sole che mi coccola il viso

del pianto che si alterna al sorriso.

TENGO LONTANO

l’impulso di comprare ed arrivare:

è solo bisogno… di calore e di sogni,

di trovarmi oltre le maschere,

di abbracciarmi e darmi una mano.

Sono stanco, arrabbiato e confuso,

ma queste emozioni le uso…

per creare qualcosa di bello:

stare al mondo non è portare un fardello.

LA SOCIETÁ MI CHIEDE DI PRODURRE,

MA IO GUARDO LA MIA ANIMA… DOVE MI VUOLE CONDURRE.

Nel momento in cui ci ricordiamo di essere umani, possiamo trovare il tempo di assecondare la nostra vera natura, standoci vicino. Ci ricarichiamo, mettendoci nelle condizioni di essere energia/forza positiva anche per gli altri. Rimane altresì vero che, prendendoci cura degli altri, impariamo anche a prenderci cura di noi stessi. Quindi, questa forma di attenzione/sguardo verso l’altro, può partire anche se non siamo ancora bene in grado di prenderci cura di noi: saranno proprio le esperienze/emozioni che viviamo attraverso l’altro ad indicarci la via per stare bene. In ogni caso, ascoltate Socrate e prendetevi il tempo di conoscervi, di guardarvi dentro!

 

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