Cyberbullismo 2.1

Data: 01/10/17

Rivista: ottobre 2017

Categoria:Disagio e inclusione

Il Cyberbullismo, come avviene a livello internazionale, anche nel contesto Italiano è sempre più diffuso e conosciuto. Un’indagine su 1500 studenti di età compresa tra gli 11 e i 19 anni, presentata da Telefono Azzurro e Doxakids nel mese di novembre 2014, mette in mostra come questo fenomeno sia ben conosciuto ai ragazzi: l’80,3% dei ragazzi intervistati ha sentito parlare di Cyberbullismo; il 39,2% (2 su 3) conoscono qualcuno che ne è stato vittima mentre 1 su 10 è stato direttamente coinvolto in un atto di Cyberbullismo come vittima (il 10,8% degli intervistati; 9,1% dei ragazzi e il 12,6% delle ragazze), ma quali sono le principali caratteristiche del Cyberbullismo?
In primo luogo il Cyberbullo può raggiungere la sua vittima in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, questo perché c’è la possibilità di avere i cellulari sempre accesi e, spesso, sempre connessi ad internet, questo permette al cyberbullo di attaccare la sua vittima ogni volta che ne ha l’interesse, un’altra cosa importante è la “mancanza di Feedback emotivo” il Cyberbullo, non notando le reazioni della sua vittima, non è mai completamente consapevole del danno che fa e questo lo rende più disinibito abbassando i livelli di autocontrollo andando ad attuare veri e propri atti persecutori nei confronti della vittima.
Nel dettaglio gli strumenti utilizzati sono: Telefonate, Messaggi (con o senza immagini), Chat istantanee (Whatsapp, Telegram ecc..), Social Network (Facebook), siti di domande e risposte, giochi online e infine forum online, tutti questi mezzi permettono al Cyberbullo di mettere in atto delle modalità specifiche per arrecare danno alla loro vittima. Le modalità specifiche sono: pettegolezzi, insulti o derisioni attraverso messaggi su cellulari, mail e social network, postare o inoltrare informazioni, immagini o video imbarazzanti (a volte falsi), rubare l’identità e il profilo di altri o costruendone di falsi al fine di danneggiare o rovinare la reputazione e l’immagine della vittima.
Un’altra modalità sono le minacce fisiche alla persona attraverso un qualsiasi mezzo di comunicazione, ma come possiamo difenderci da tutto questo? Per prima cosa è necessario che siano i ragazzi stessi i primi autori della loro tutela online, per questo motivo è importante reagire fin da subito a situazioni potenzialmente pericolose, in primo luogo non rispondere a messaggi, email o post che siano molesti od offensivi e cancellarli immediatamente bloccando anche la persona che li ha inviati (è sufficiente consultare la sezione “privacy” dei corrispettivi profili), in caso di minacce salvare i messaggi con data e ora della ricezione (se chat, salvare la cronologia) e poi parlarne con un adulto di cui ci si fida.
Giungiamo ora a qualche consiglio anche per i genitori, prima di tutto costruire con il proprio figlio le premesse per un dialogo sincero mostrando sempre la disponibilità ad ascoltarlo, interessarsi e partecipare alle attività che svolge, prestare attenzione anche ai piccoli cambiamenti che avvengono nel suo comportamento, evitare che resti solo/a, cercare di mantenere un dialogo sempre aperto, tutti questi sono solo alcuni piccoli accorgimenti per creare un rapporto e un dialogo sincero e sereno tra genitori e figli. In questo modo sarà più facile riconoscere e risolvere una situazione di difficoltà e di potenziale Cyberbullismo.

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