Cyberbullismo, è legge

Data: 01/04/18

Rivista: aprile 2018

Categoria:Disagio e inclusione

Una notizia passata in sordina, ma la legge per il contrasto alle forme di Cyberbullismo è stata approvata, a maggio 2017, dalla camera con 432 voti a favore e nessun contrario. Nella Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2017 è stata pubblicata la legge 29 maggio 2017 n.71 recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del Cyberbullismo”.

Vediamo insieme quali sono le novità introdotte:

Definizione di “Cyberbullismo”: La legge, con questa espressione, intende “Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”.

Scopo della legge: Vuole contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con strategie di tutela, educazione e prevenzione nei confronti dei minori, sia come vittime sia come responsabili diretti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione d’età nell’ambito delle istituzioni scolastiche.

Ruolo della scuola: Tra i professori di ogni istituto sarà individuato un referente per le iniziative contro il bullismo e il cyberbullismo. Il preside dovrà avvertire subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo e se necessario adottare percorsi rieducativi e sanzioni all’autore dell’atto e assistenza alla vittima.

Oscuramento del Web: La vittima, che abbia compiuto almeno 14 anni, i genitori o chi ne ha la responsabilità del minore possono inoltrare al titolare o al gestore del sito internet o del social media un’istanza per l’oscuramento, il blocco o la rimozione di qualsiasi altro dato personale del minore, se ciò non avviene entro 48 ore l’interessato può rivolgersi al Garante della Privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore.

Piano d’azione e monitoraggio: Sarà istituito, presso la Presidenza del Consiglio, un tavolo tecnico con il compito di redigere un piano d’azione integrato per prevenire e contrastare il bullismo, realizzando, poi, una banca dati per il monitoraggio del fenomeno.

Finalmente anche l’Italia si dota di una legge per proteggere i propri figli dal Cyberbullismo, che purtroppo con il tempo è andato ad espandersi come una vera e propria piaga sociale e culturale che, purtroppo, prende sempre più piede soprattutto tra i giovanissimi. Le risorse stanziate, purtroppo, ammontano solamente a 200 mila euro, considerando che i plessi scolastici in Italia sono 40 mila, significa che a ciascuno andrebbero mediamente 5 euro, un segnale al contrasto davvero debole nonostante la legge. Sicuramente le risorse da mettere nel piatto vanno aumentate sensibilmente al più presto. La legge approvata alla camera non è “la legge migliore possibile”, ma possiamo dire che è un discreto punto di partenza, come hanno poi ripetuto diversi deputati intervenuti in aula, per dare una risposta efficace non solo di repressione, ma anche di formazione ed educazione dei giovani. Nonostante tutto, si può dire che è un passo importante nel nostro Paese.

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