Uno dei motivi che facevano ritenere impossibili i lunghi viaggi interplanetari, tanto per dire Terra – Marte e ritorno, era legato al fatto che le ossa in mancanza di gravità, perdono calcio diventando fragilissime. Gli astronauti al rientro sulla terra dopo lunghi mesi di vita trascorsi sulle navicelle spazzali come la sovietica MIR presentavano infatti tutti lo stesso disturbo fisiologico: le ossa avevano subito un pericoloso processo di decalcificazione.
Studi per ovviare all’inconveniente avevano portato alla messa a punto di molti farmaci tra i quali uno, lo zoledronato, si è oggi inaspettatamente (…questo si sarebbe un effetto collaterale gradito!) rivelato utile anche per i paraplegici. Esso sarebbe infatti in grado di bloccare non soltanto la perdita di tessuto osseo provocata dalla condizione di gravità zero ma anche quella subita da chi, in seguito a traumi alla colonna vertebrale, ha riportato la paralisi degli arti.
Il farmaco, appartenente alla famiglia dei biofosfonati, inibitori dell’attività delle cellule preposte al riassorbimento dell’osso e quindi capaci di rimediare a questo scompenso, è stato testato presso l’americano NSBRI (National Space Biomedical Research Institute).
Attualmente ed ancora per un anno il farmaco resterà in fase di sperimentazione in alcuni ospedali americani: ai soggetti coinvolti nel test verrà somministrato lo zoledronato per via endovenosa.
Successivamente essi saranno sottoposti a periodici controlli relativi alla propria densità ossea, alla struttura muscolare e a quella scheletrica per verificare i risultati e valutare l’impatto di possibili effetti collaterali. Prima di rendere disponibile il farmaco al pubblico infatti, si vuole essere certi della sua efficacia.
In condizioni normali, il nostro organismo produce continuamente nuovo tessuto osseo e riassorbe quello vecchio rinnovando e rendendo in tal modo salda la struttura dello scheletro. Non succede altrettanto nello spazio senza gravità ed in alcune patologie della colonna vertebrale: in questi casi il riassorbimento, cioè la perdita, è di gran lunga superiore alla produzione. Benvenuto Zoledrenato!