Come ad ogni inizio autunno, anche quest’anno il governo ha impostato la finanziaria per il prossimo anno ossia ha deciso come intende raccogliere, come impiegare e a chi dare i soldi cavati dalle tasche degli Italiani.
Elevata la rissosità verbale tra partiti rappresentanti interessi diversi ma le intenzioni generali, ben propagandate, paiono buone: distribuire un po’ di denaro a tutti. Interessanti le prospettive per i disabili: qualche novità e qualche promessa riciclata da finanziarie precedenti ma, come ben si sa, «A caval donato non si guarda in bocca!»
Entriamo comunque nei dettagli, non senza ricordare prima che, fin quando la finanziaria non diventa legge per voto del Parlamento, le seguenti restano soltanto chiacchiere:
Inoltre il Governo ha confermato il finanziamento della legge 162 (che pubblichiamo quasi per intero in altra pagina) sugli aiuti alle famiglie con figli handicappati gravi o gravissimi (circa 50 mila situazioni). 350 i miliardi erogati ma manca ancora un criterio preciso per definire chi sia “disabile grave”, cioè un modo sicuro per far giungere i soldi a chi ne ha diritto e non sia la solita elargizione che finisce nelle tasche di furbi, raccomandati e truffatori.
L’assegno alle neomamme senza assistenza passa da 300 a 500 mila lire: un’ottima idea per prevenire forme di disagio tipiche delle situazioni di indigenza.
Al di fuori della finanziaria, il Governo ha preso altri provvedimenti in particolare in materia di Ticket sui farmaci (da gennaio non si pagheranno più le 3/6 mila fisse sulle ricette farmaceutiche).
I farmaci della fascia B, al 50% a carico del richiedente, saranno inglobati nella fascia A, quella gratuita. Quanto alla diagnostica non si pagheranno più ticket sugli esami di prevenzione dei tumori mentre quelli per le visite specialistiche scenderanno da 70 a 35 mila per sparire del tutto nel 2002.
Elevati i costi a carico dello Stato, circa 2.200 miliardi ma per il ministro della Sanità Veronesi (nella foto) si tratta di tasse ingiuste e perverse delle quali bisogna sbarazzarsi del tutto. Il Governo ha infine deciso di affidare alla simpatia di Lino Banfi, il nonno d’Italia per eccellenza, l’incarico di far conoscere dagli schermi TV i provvedimenti presi a favore delle famiglie italiane: 13 mila miliardi di sgravi che diventeranno 21 mila nel 2003, congedi retribuiti per mamme e papà e assegni per famiglie numerose.
Nello spot verrà anche indicato un numero verde, 800 024 996 attivo da 30 novembre, cui chiunque potrà rivolgersi per informazioni.