Dai Palazzi Romani, dicembre 2000

Autori:Redazione

Data: 01/12/00

Rivista: dicembre 2000

Come ad ogni inizio autunno, anche quest’anno il governo ha impostato la finanziaria per il prossimo anno ossia ha deciso come intende raccogliere, come impiegare e a chi dare i soldi cavati dalle tasche degli Italiani.

Elevata la rissosità verbale tra partiti rappresentanti interessi diversi ma le intenzioni generali, ben propagandate, paiono buone: distribuire un po’ di denaro a tutti. Interessanti le prospettive per i disabili: qualche novità e qualche promessa riciclata da finanziarie precedenti ma, come ben si sa, «A caval donato non si guarda in bocca!»

Entriamo comunque nei dettagli, non senza ricordare prima che, fin quando la finanziaria non diventa legge per voto del Parlamento, le seguenti restano soltanto chiacchiere:

  1. E’ previsto un congedo pagato per un massimo di due anni a genitori che abbiano un figlio handicappato a condizione che essi usufruiscano dell’articolo 33 della legge 104/92 da almeno 5 anni. Il periodo concesso potrà essere utilizzato anche frazionato (ad esempio tre mesi si e tre no per quattro anni) ed in modo alternato da parte dei genitori. La cifra erogata per ogni intervento non potrà superare un tetto massimo di 70 milioni annui e si baserà sull’ultima retribuzione percepita.
  2. Dal 2002 i lavoratori sordomuti e gli invalidi civili con più del 74% di invalidità potranno beneficiare di due mesi di contributi retribuiti finalizzati alla pensione per ogni anno di lavoro prestato. Su sua richiesta l’interessato potrà anticipare il collocamento in pensione di 5 anni. Non è dato sapere se la legge abbia o meno valore retroattivo.
  3. Costruzione di case famiglia per persone con handicap oggi assistite all’interno del nucleo familiare ma che domani potrebbero ritrovarsi abbandonate per la morte dei genitori. 100 i miliardi messi in conto per questo intervento che sarà affidato ad associazioni del no-profit.
  4. 20 miliardi per attività promosse da associazioni del no-profit per bambini maltrattati nell’ambito della lotta allo sfruttamento sessuale.
  5. Sono introdotte agevolazioni per chi si occupa di curare un anziano in casa (un primo riconoscimento ai “caregiver” valutati dall’Istat ben 13 milioni) ed è annunciato il varo di una nuova legge sull’assistenza. Sarà possibile detrarre dal reddito in ragione del 19% a partire da 250 mila lire le spese sostenute per fisioterapia, infermieri ed assistenza paramedica.

Inoltre il Governo ha confermato il finanziamento della legge 162 (che pubblichiamo quasi per intero in altra pagina) sugli aiuti alle famiglie con figli handicappati gravi o gravissimi (circa 50 mila situazioni). 350 i miliardi erogati ma manca ancora un criterio preciso per definire chi sia “disabile grave”, cioè un modo sicuro per far giungere i soldi a chi ne ha diritto e non sia la solita elargizione che finisce nelle tasche di furbi, raccomandati e truffatori.

L’assegno alle neomamme senza assistenza passa da 300 a 500 mila lire: un’ottima idea per prevenire forme di disagio tipiche delle situazioni di indigenza.

Al di fuori della finanziaria, il Governo ha preso altri provvedimenti in particolare in materia di Ticket sui farmaci (da gennaio non si pagheranno più le 3/6 mila fisse sulle ricette farmaceutiche).

I farmaci della fascia B, al 50% a carico del richiedente, saranno inglobati nella fascia A, quella gratuita. Quanto alla diagnostica non si pagheranno più ticket sugli esami di prevenzione dei tumori mentre quelli per le visite specialistiche scenderanno da 70 a 35 mila per sparire del tutto nel 2002.

Elevati i costi a carico dello Stato, circa 2.200 miliardi ma per il ministro della Sanità Veronesi (nella foto) si tratta di tasse ingiuste e perverse delle quali bisogna sbarazzarsi del tutto. Il Governo ha infine deciso di affidare alla simpatia di Lino Banfi, il nonno d’Italia per eccellenza, l’incarico di far conoscere dagli schermi TV i provvedimenti presi a favore delle famiglie italiane: 13 mila miliardi di sgravi che diventeranno 21 mila nel 2003, congedi retribuiti per mamme e papà e assegni per famiglie numerose.

Nello spot verrà anche indicato un numero verde, 800 024 996 attivo da 30 novembre, cui chiunque potrà rivolgersi per informazioni.

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