Dal primo gennaio di quest’anno è più facile per un disabile acquistare un’automobile. La finanziaria 2001 infatti ha esteso anche alle famiglie con disabili non vedenti o sordomuti, purché fiscalmente a carico, una serie di agevolazioni per l’acquisto di un automobile. Anche i disabili psichici che beneficiano di un’indennità di accompagnamento, o meglio le loro famiglie, potranno usufruire degli stessi benefici. Nel dettaglio:
La Camera ha approvato quasi all’unanimità la legge quadro sull’alcolismo. Prevede l’intensificazione dei controlli sulle strade, vieta la vendita di superalcolici di notte negli autogrill delle autostrade e tutela i minori dalla pubblicità. I voti a favore sono stati 419 e solo tre i contrari. D’ora in poi, quando si guida, basteranno due bicchieri di vino (equivalenti a 0,5 grammi di alcol per litro di sangue in una persona di taglia media) per essere considerati “in stato di ebbrezza” e far scattare le sanzioni.
Prima questo limite era decisamente più alto: 0,8 grammi per litro (circa tre bicchieri). I controlli su strade ed autostrade saranno intensificati con l’aumento delle pattuglie in circolazione e la tolleranza sarà ridotta a zero.
Un ammonimento anche ai pubblicitari: inserzioni sui giornali e spot in TV di super alcolici e di vino dovranno essere pubblicate e trasmesse riducendo l’enfasi sui prodotti allo scopo di evitare un impatto distorto sui bambini.
Infine una novità per chi ha già qualche problema con l’alcol: i medicinali antialcol saranno inseriti nella fascia H del prontuario e quindi distribuiti gratuitamente.
Un buon provvedimento e una legge opportuna anche se, a nostra consolazione, un recente sondaggio del OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha rivelato che tra i giovani soltanto i romeni bevono meno degli italiani. Guidano la classifica i ragazzi danesi.
Una nuova legge prevede la possibilità di uscire dal carcere per le madri con figli fino a dieci anni e scontare la pena nella propria abitazione purché abbiano scontato almeno un terzo della pena inflitta oppure almeno quindici anni nel caso di condanna all’ergastolo. Le nuove norme si applicano alle donne che per i reati commessi non hanno diritto agli arresti domiciliari. La legge si applica anche ai padri detenuti nei casi in cui la madre di bambini sia morta o sia nell’impossibilità di assistere i figli.
Indubbiamente un bel passo in avanti per prevenire forme di disagio giovanile cioè che le colpe di padri non siano pagate anche dai figli.
Una sentenza della Corte di Cassazione (Sessione lavoro n° 2444 del 22.01.2001) ha stabilito che un malato grave bisognoso di cure urgenti, nel caso non trovi cure adeguate in una struttura pubblica, può rivolgersi ad una clinica privata per i necessari interventi e poi chiedere alla sua ASL di rimborsargli la spesa.
In sostanza, ribadisce la Cassazione, la salute è un diritto fondamentale, “inviolabile”, che non può essere condizionato da nulla.
La novità è proprio qui: anche in mancanza di autorizzazione preventiva dell’ASL si può ricorrere alle cure private, purché vi siano i presupposti cioè una “grave crisi di salute o pericolo di vita”.
Il parlamento europeo ha deciso un giro di vite antitabacco: dall’anno prossimo sui pacchetti di sigarette saranno riportate foto di polmoni corrosi dal cancro e accompagnate dalla scritta “Il fumo uccide” (la scritta fin qui riportata su ogni confezione “Nuoce gravemente alla salute” è stata evidentemente ritenuta poco efficace).
Il consumo di tabacco è in crescita soprattutto tra i giovani e le autorità comunitarie hanno deciso di emettere una nuova direttiva in vigore dal settembre 2002 che introduce norme più restrittive per la fabbricazione e la vendita delle sigarette.
Oltre a foto shock e scritte, è prevista la messa al bando sui pacchetti delle denominazioni “light”, “mild” e “ultralight”, ritenute definizioni ingannevoli.
La direttiva impone anche alle aziende del settore l’introduzione di tassi minimi più bassi per catrame, nicotina e monossido di carbonio.
Sui fumatori di sigarette comunque si vanno addensando ulteriori nubi: una proposta di direttiva della Commissione Europea punta alla fissazione di un’accisa minima sulle sigarette.
In questo modo il prezzo di un pacchetto di sigarette non potrebbe essere inferiore 5.500 lire, equivalenti ad un aumento di circa 1.200 lire per ogni marca.
Per ora è solo una proposta.