Dai Palazzi Trentini, aprile 2002

Autori:Redazione

Data: 01/04/02

Rivista: aprile 2002

Pronto farmaco: consegne a domicilio
A partire da marzo il Gruppo di Pergine dei volontari del soccorso della Croce Rossa hanno attivato il servizio “Pronto farmaco”: in caso di urgenza i medicinali prescritti da un medico vengono consegnati gratuitamente e direttamente a casa del necessitante da un volontario della CRI.
In un primo periodo di sperimentazione il servizio sarà limitato all’Altopiano di Piné e alla Valle dei Mocheni per essere poi esteso alle zone della Vigolana e di Civezzano.
I volontari della CRI in collegamento con la centrale operativa del 118 ricevono le richieste di intervento e le trasmettono ad altri volontari che si recheranno in farmacia ad acquistare il farmaco per consegnarlo direttamente a casa del malato. I volontari pensano di riuscire ad organizzarsi in modo da rendere il servizio disponibile 24 ore su 24.
Presidi ospedalieri
Il Servizio sanitario Trentino sulla scia di quanto stabilito a livello nazionale ha deciso di dare più attenzione alle strutture sanitarie sul territorio rispetto a quelle ospedaliere per dare risposte più vicine possibili ai cittadini. Si tratta di potenziare nei distretti le attività di base rivolte a risolvere casi non necessitanti un ricovero in ospedale ed il personale operante sul territorio in modo da offrire risposte efficaci ai bisogni di salute dei cittadini.
La richiesta di prestazioni sanitarie sta cambiando in provincia per il mutare delle condizioni: una popolazione sempre più vecchia, l’aumento delle malattie croniche rispetto a quelle di tipo acuto, la crescente richiesta di servizi medici, possibilità di intervenire su patologie una volta incurabili… Agli ospedali verrà lasciata l’attività di breve periodo e ad alta intensità affidando invece all’assistenza sul territorio la gestione delle patologie croniche. L’attività dei distretti in provincia di Trento può contare su 380 medici di medicina generale distribuiti in settecento ambulatori.
Un nuovo tipo di condominio
L’ITEA ha progettato ad Aldeno un nuovo tipo di condominio: venticinque alloggi strutturati per essere abitati come da un’unica grande famiglia.
Gli anziani faranno da baby sitter ai piccoli che a loro volta faranno loro compagnia mentre i giovani andranno a fare la spesa a chi ha difficoltà a muoversi. Arriva anche da noi, in verità con un po’ di ritardo, un’idea nata nei paesi scandinavi e ripresa negli Stati Uniti, paesi in cui un questi condomini plurifamiliari e multigenerazionali vengano chiamati “cohousing”, termini traducibile da noi con “coesidenza”. Il 40% degli alloggi sarà riservato ad anziani anche soli, un altro 40% a coppie giovani ed il 20% a famiglie.
Per costituire una vera comunità, i condomini avranno a disposizione spazi semiprivati destinati al mutuo aiuto e altri spazi pubblici aperti anche agli abitanti del quartiere, cucina per scaldare i pasti, bar ed una piccola palestra. L’assegnazione degli appartamenti avrà un punto discriminante: per accedere all’assegnazione di questi alloggi sarà indispensabile aver lavorato nel volontariato.
Fondi per chi deve curarsi fuori Trentino
La Giunta provinciale di Trento, su proposta dell’assessore alla Salute e alle Politiche sociali Mario Magnani, ha approvato un fondo spese di 413 mila euro a favore dell’Azienda Sanitaria trentina da devolvere a quanti sono costretti a spostarsi fuori provincia per curare malattie specifiche.
La somma verrà riservata alle persone che, pur avendo diritto alle prestazioni sanitarie in Italia, non abbiano alternative al recarsi in strutture fuori dei confini in cui sia possibile sottoporsi ad interventi o cure non ancora rese disponibili dal nostro sistema sanitario. Lo stanziamento andrà a sostenere i malati per quanto riguarda spese di viaggio, soggiorno ed accompagnamento.
Approvato preventivo 2002: € 700 milioni
La Giunta provinciale ha approvato il preventivo 2002 dell’Azienda Sanitaria: prevede uscite per un totale di settecento milioni di euro, circa il 20% del bilancio provinciale. Il bilancio preventivo per quest’anno era stato messo a punto dal direttore Carlo Faveretti nello scorso dicembre e trasmesso alla fine dello stesso mese alla Giunta.
La Provincia aveva indicato in 20 tutti gli obiettivi da raggiungere tra i quali, prioritario, la riduzione delle liste d’attesa per le visite specialistiche.
Proteste per aumento rette casa di riposo
I familiari degli ospiti nella civica casa di riposo di via San Giovanni Bosco a Trento hanno protestato per l’aumento delle rette (più del 30% tra il 1998 e 2002) cui non è corrisposto un proporzionale miglioramento del servizio, per la carenza di personale, per i continui trasferimenti interni dei loro congiunti tra le case di riposo di piazza Fiera, Gardolo e Gabbiolo ed il non rispetto del regolamento che prevede il coinvolgimento dei rappresentanti dei familiari nel consiglio di amministrazione. I familiari poi lamentano l’assenza di un infermiere per la notte nelle case di riposo di Gardolo e Gabbiolo.
Troppi morti sulle strade: Giunta preoccupata
La giunta provinciale, preoccupata per l’intollerabile numero di vite perse in incidenti stradali, quattro giovani in un solo scontro ai primi di aprile in Val di Non, cerca nuove strategie per rendere un po’ più sicura la circolazione in Trentino.
Molte le proposte al vaglio della fattibilità: ad esempio l’utilizzazione di una segnaletica aggressiva e resa più visibile anche di notte quando la scarsa luce rende problematico agli automobilisti valutare le difficoltà della strada; la promozione di una campagna di sensibilizzazione per le famiglie, nelle scuole, nei bar e discoteche sui rischi conseguenti una guida spericolata e magari sotto l’effetto dell’alcol, campagna questa che pro.di.gio. per la voce di Pino porta avanti da due anni. Verranno infine date precise disposizioni alle polizie municipali perché usino “tolleranza zero” nei confronti di automobilisti che scambiano le strade decisamente tortuose della provincia per circuiti di Formula Uno.

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