Lo scorso 19 giugno ero a Pergine come invitato “protagonista” della cerimonia di consegna del premio “Quando la volontà vince ogni ostacolo” dedicato a quanti, pur colpiti da un grave handicap funzionale, riescono con la tenacia, la volontà e l’intelligenza a superare le proprie menomazioni ed a raggiungere mete importanti. Il riconoscimento viene assegnato ogni due anni ad uno dei candidati prescelti dai Rotary Club di tutto il Triveneto. Quest’anno è toccato a me e non so esprimervi la mia soddisfazione quando alcune settimane prima della cerimonia ufficiale mi venne preannunciata l’assegnazione di tale onorificenza.
Mercoledì sera dunque appuntamento all’hotel Al Ponte. Per rendere da subito il clima cordiale e conoscerci l’un l’altro, iniziamo con un brindisi generale all’aperto presenti gli amici del Rotary Club Valsugana, sostenitori dell’associazione Prodigio, il governatore per il Triveneto Alvise Farina, Milda Flores D’Arcaise e numerosi rappresentanti dei Rotary Club veneti. Strette di mano, pacche sulle spalle e qualche bacio sulle guancie sbriciolano in pochi attimi il ghiaccio ed aprono la strada ad una serata davvero grande.
Alle 21 tutti ai tavoli. Qualche parola del presidente uscente del Rotary Club l’architetto Gianni Modena per riassumere brevemente l’attività degli ultimi quattro anni del Club Valsugana ed evidenziare la collaborazione positiva con Prodigio concretizzatasi con il concerto di Pierangelo Bertoli del 26 gennaio scorso presso l’Auditorium S.Chiara.
Lo straordinario successo dell’evento (vedi il numero 1 di pro.di.gio. 2002) contribuì allora a rinvigorire le casse malaticce della nostra associazione con un “impacco economico” davvero efficace: ricordo con vero sollievo il momento della consegna del mega-assegno in cartone modello lotteria nazionale americana.
È toccato poi a me salire alla ribalta: non potete immaginare la mia contentezza nel vedere riconosciuto moralmente e materialmente il lavoro svolto partendo da zero in questi anni di attività. Ho ringraziato di tutto cuore il Rotary per aver creduto nella nostra associazione, nei suoi obiettivi e nelle finalità.
Applausi da tutti i novanta presenti e la serata è continuata allegra e distesa tra piacevoli conversazioni, richieste di informazioni ed ottime portate innaffiate da vini di qualità.
Alle ventitre il momento clou della serata: la signora Milda Flores D’Arcais ha ripercorso la storia del premio sottolineando l’importanza morale e la serietà dell’iniziativa peraltro non ancora abbastanza conosciuta nonostante la prima edizione risalga addirittura al 1990.
Ha poi dato lettura della motivazione (riportata a fianco) all’origine del riconoscimento alla mia persona. In un’atmosfera “holliwoodiana” con tanti applausi, flash e videocamere accese mi è stato consegnato il premio, una splendida targa d’oro. Per me è stato un momento di intensissima emozione: in pochi istanti ho rivisto mentalmente tutte le tappe della mia vita dall’incidente fin lì. Con difficoltà ho tentato di spiaccicare alcune parole per ringraziare tutti ed esprimere il profondo convincimento che anche dopo un evento capace di sconvolgere completamente l’esistenza come un grave incidente stradale o sul lavoro, è possibile rialzarsi, progettare, lavorare ed avere una qualità di vita ravvivata da una sua accettabile “normalità”. Sono seguite le congratulazioni personali di tutti i convenuti, altre foto, battute scherzose dopo di che, fatalmente, la serata si è avviata alla conclusione.
Voglio chiudere questo resoconto affermando senza tanti giri di parole che la serata rimarrà sempre con la targa d’oro a sua testimonianza uno dei momenti più belli e importanti della mia vita.
Il Rotary International è un’organizzazione mondiale di persone con posizioni di rilievo nella società nel campo degli affari e delle professioni. I Rotariani, un milione e duecento mila soci sparsi in 29 mila Club di 160 Paesi del mondo, si uniformano ad alti standard etici nell’esercizio delle proprie attività professionali, si dedicano a servizi umanitari e operano al fine di creare pace e buona volontà nel mondo. Si incontrano settimanalmente, sono apolitici, aconfessionali e aperti ad ogni cultura, razza e credo.
Sviluppano progetti di intervento per la soluzione dei problemi più critici della realtà mondiale d’oggi quali fame, malattie a grande diffusione, povertà, ambiente, analfabetismo e violenza. Sostengono inoltre programmi per la gioventù finanziando opportunità educative e scambi internazionali per studenti, insegnanti e laureati nonché programmi di sviluppo professionale. Il motto del Rotary è Service Above Self.
Nonostante i Club elaborino piani autonomi di servizio, i Rotariani di tutto il mondo sono uniti in una campagna di eradicazione globale della poliomielite: negli anni ’80 hanno devoluto 240 milioni di dollari per immunizzare bambini nelle aree più povere di tutto il pianeta. Per il 2005, centenario di fondazione dell’organizzazione e data obiettivo dell’OMS per un mondo libero dalla poliomielite, il Rotary avrà contribuito a questa lotta con la cifra di 500 milioni di dollari raccolti mediante il suo programma PolioPlus. A questo va aggiunto l’esercito di volontari messo a disposizione dai Club per promuovere e dare assistenza alle giornate nazionali di immunizzazione nei Paesi ove la poliomielite è endemica. Dal 1947 la Fondazione ha dispensato più di un miliardo e cento milioni di dollari per sovvenzioni umanitarie ed educative messe in campo ed amministrate direttamente dai Rotary club e dai distretti. progettate
La Fondazione Rotary del Rotary International è un ente no-profit: economicamente si sostiene con i soli contributi versati volontariamente dai soci ed altresì da persone non appartenenti ai Club, anch’esse però animate dall’ideale di un mondo migliore.
Istituito per iniziativa del 206° Distretto Rotary (ora 2060°) e del 206° Distretto Inner Wheel, ha ritenuto meritevole della assegnazione della Targa d’oro il Signor Giuseppe Melchionna.
Studente di ragioneria nel luglio 1979 è colpito da paralisi agli arti superiori ed inferiori a seguito di un incidente automobilistico. Superato il periodo di riabilitazione ospedaliera si è dedicato con incredibile volontà al recupero di una condizione di vita accettabile.
Nasce così la volontà di ideare, progettare e promuovere servizi innovativi per ridurre sempre più le barriere fisiche, architettoniche e mentali.
Nel 1989 fonda e ne diviene presidente la Cooperativa Sociale “La Ruota” che si occupa del trasporto e d’accompagnamento di persone con ridotta e totale capacità motoria. Attraverso un servizi a chiamata e a porta a porta, con un progressivo potenziamento di mezzi e di personale (12 pulmini attrezzati e 17 operatori ed un centralino collegato via radio) favorisce la mobilità ad un migliaio di utenti per un totale di 40.000 servizi e 400.000 km annui. Questa attività, innovativa nella provincia di Trento, è stata presa a modello da altri comuni.
Dal 1993 al 1995 è corresponsabile del Centro Documentazione Handicap e Volontariato della cooperativa sociale “La Rete” con lo scopo di promuovere testi per insegnanti di sostegno, operatori e famiglie con handicap.
Nel 1993 realizza il progetto scuola per sensibilizzare studenti ed insegnanti alla cultura dell’accettazione della diversità.
Nel 1986 si fa promotore di una ricerca per il Comune di Trento “La persona disabile: realtà, bisogni, aspettative”. Gli esiti di questa ricerca danno vita al Tavolo di Lavoro sul handicap del Comune di Trento.
Nel 1999, fonda e ne è Presidente, l’Associazione Prodigio Onlus con i seguenti obiettivi: progettare e gestire un centro direzionale per disabili adulti con handicap fisico, composto da alcuni appartamenti autonomi e specificatamente accessoriati per il disabile ma comprensivi anche di spazi polifunzionali ed assistenza continua. Inoltre ha proposto un corso di formazione per persone con handicap fisico e disagio sociale, finanziato dal Ministero degli Affari Sociali e finalizzato alla creazione, gestione e diffusione di un giornale (cartaceo ma accessibile attraverso Internet) particolarmente attento alle problematiche del disagio sociale e dallo scambio culturale. Il giornale pro.di.gio., è al secondo anno di attività e gode di un ottimo riscontro nella comunità. Dal 1998 è responsabile della Commissione Pastorale e Catechesi per le persone disabili della Curia Diocesana di Trento.
Per la grande forza d’animo nel reagire alle gravi lesioni fisiche riportate, per la qualificata attività professionale che svolge mercé non comuni risorse morali Giuseppe Melchionna è un esempio quanto mai significativo che trova rispondenza allo spirito oltre che alla formula e alla lettera del premio. 19 giugno 2002.