Disabili e sport

Data: 01/06/05

Rivista: giugno 2005

Quando si dice tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare… di sport per disabili ne abbiamo parlato spesso negli ultimi numeri, di associazioni, di opportunità presenti in Trentino ma tra teoria e pratica spesso ci sono distanze incolmabili.

A dimostrare che non è così per fortuna ci arriva in soccorso una storia di quelle che fanno bene al morale e al cuore.

Su Sette Più, supplemento domenicale dell’Adige, attira l’attenzione la foto di una bella ragazza a braccetto con Debora Compagnoni. All’interno giganteggia un’altra sua fotografia sugli sci, con la tuta e il pettorale da gara. Posizione e grinta da vera campionessa, muscoli scattanti e sguardo determinato dinnanzi ai quali passa quasi inosservato un difetto fisico non indifferente. Melania è priva di un avambraccio fin dalla nascita. Ma ha tutto quello che serve per diventare una grande dello sci alpino. Melania ha solo 18 anni, è nata a Cles, ma attualmente vive al Sestriere dove frequenta il cosiddetto Liceo della Neve. Lei ha un grande sogno per il quale sta lavorando con impegno da mesi: vincere le Paraolimpiadi invernali di Torino 2006. La sua specialità sono le discipline veloci, la gara di discesa libera e quella di Super Gigante, ma se la cava bene anche tra i pali stretti. Melania è una delle favorite e ha alle spalle una carriera di tutto rispetto: podi e piazzamenti tra le prime cinque in Coppa del Mondo e in Coppa Europa.

A trasmetterle la passione per lo sport è stato il papà Luca, campione di tamburello, specialità in cui anche lei ha gareggiato per alcuni anni anche se poi si è innamorata degli sci.

Ammette che sciare senza l’appoggio del braccio sinistro non è facile: manca la spinta al cancelletto di partenza e si è svantaggiati nelle curve a destra, dove si tende a sbilanciarsi. Fondamentale è stato l’incontro con l’Associazione SportAbili di Predazzo con cui ha partecipato alle prime gare per disabili, dove si è fatta notare da un tecnico della nazionale. Adesso è l’unica sciatrice italiana con questo tipo di disabilità, con il quale ha imparato a convivere fin da piccola, aiutata dall’appoggio dei suoi genitori e dalla propria forza ed intelligenza.

Nonostante qualche piccolo incidente di percorso (contusioni al ginocchio e cadute) che le ha impedito di allenarsi al meglio e di partecipare ad alcune delle gare di questa stagione, Melania conta di tornare sugli sci per agosto così da continuare il lungo percorso di preparazione alle Olimpiadi.

Un esempio davvero confortante per tutti i diversamente abili che amano lo sport e la sana competizione. Questa ragazza dimostra come a contare non siano tanto le caratteristiche fisiche quanto la passione, il coraggio e l’impegno che si mette nello sport. Certo sono fondamentali anche l’appoggio dei familiari e di persone che credano in te. Melania, ad esempio, è al Sestriere grazie al gruppo Lions di Torino che ha scelto lei come atleta da sponsorizzare per Torino 2006. Fa parte anche del Team Visa, un gruppo di quattro atleti di cui lei è l’unica disabile. A seguirli e incitarli è addirittura la pluri-campionessa Debora Compagnoni.

Vivere da campioni la propria disabilità è possibile anche senza lottare per una medaglia olimpica…la forza di volontà e l’amore per lo sport e per la vita portano chiunque, disabili e non, verso traguardi impensabili.

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