Domande e Candidati

Autori:Redazione

Data: 01/10/03

Rivista: ottobre 2003

Siamo in vista del fatidico 26 ottobre, data di elezioni provinciali ed è il caso che anche pro.di.gio. faccia la sua parte scritta. Forse non ne sentite la necessità, visto il gran dire quotidiano su questa vicenda ma, considerato che al dì d’oggi in mancanza di Principi, Re e Duci, sono i cittadini a dover scegliere chi e come amministrerà per conto loro la “cosa pubblica”, non potevamo certo lasciar fare tutto agli altri media!

Pertanto abbiamo deciso di approfittare dell’imminenza delle elezioni e, all’ombra della patata bollente del Decreto Provinciale sul handicap ‘tempestivamente’ uscito dal cilindro dell’amministrazione Dellai, abbiamo rivolto senza possibilità di rifiuto (cosa non si fa per il voto?!) ai politici, potenziali nostri futuri presidenti, poche e semplici domande: cosa pensate dei problemi del handicap e del “disagio”, come intendete risolverli? Le domande erano le stesse per tutti i candidati in modo da poter confrontare direttamente tra loro le risposte.

Prima di entrare nel merito vorremmo però raccontarvi come siamo riusciti a procurarcele. Il 10 settembre abbiamo mandato una mail con le domande a tutti i candidati presidenti, o perlomeno a quelli che sembravano candidare a quella data, meno Enzo Piffer (successivamente ritiratosi) e Giorgio Leonardi, irreperibile. Abbiamo così contattato direttamente o mediante segreteria di partito Lorenzo Dellai, Carlo Andreotti, Agostino Catalano, Guido Gasperotti, Claudio Taverna e Bruno Firmani. Nel subbuglio elettorale non avevamo la pretesa di essere i primi ad essere soddisfatti, ma contavamo almeno in una risposta entro cinque sei giorni. Nei fatti, dopo una settimana abbiamo dovuto sollecitare tutti gli interpellati, motivando la richiesta con i tempi stretti della messa in stampa del giornale. Pro.di.gio. infatti esce con o senza l’intervento dei politici, non essendocene “urbis et orbis” di così indispensabili da bloccare l’appuntamento con i lettori. Il 17 settembre, la prima risposta: è del candidato dell’Italia dei Valori Bruno Firmani, seguita il 22 da quella di Andreotti ed il 25 di Dellai. I rimanenti aspiranti presidenti non si sono nemmeno presi la briga di farci conoscere le loro opinioni: questo per noi è stato un segnale eloquente, sufficiente a farci comprendere il grado di attenzione alle problematiche che noi ci impegniamo a far emergere. «Passata la festa gabbato lo santo» motteggia un proverbio: se ci trattano così in periodo elettorale, proviamo a pensare quanto stanno loro a cuore i problemi legati al disagio in ‘tempo ordinario’.

Ecco le domande poste alla cortese attenzione dei candidati:

1. Come pensa di affrontare la questione dell’inserimento lavorativo dei disabili trattata negli articoli 16, 17 e 21 dell’ultimo decreto provinciale sul handicap approvato a settembre? Per intendersi, la parte dedicata al collocamento mirato: il fatto di analizzare le caratteristiche e le capacità del candidato per poterlo inserire in un posto di lavoro adeguato. Da un punto di vista puramente pratico, come sarà possibile attuare questa proposta?

2. Ha qualche tipo di conoscenza o esperienza personale sul mondo dei diversamente abili? Pensa che lo sportello sul handicap e l’osservatorio provinciale siano iniziative utili? Crede che siano strumenti utili per il cosiddetto “coordinamento interistituzionale”, secondo il quale enti pubblici, enti privati e associazioni dovrebbero operare in modo armonico? Cosa pensa riguardo al problema specifico della mobilità dei disabili?

3. Cambiando discorso come pensa di trattare i soggetti disagiati, con particolare riferimento agli anziani che sono destinati a crescere di numero negli anni, i quali vivono in zone periferiche? Lei personalmente ritiene che sia più opportuno avvicinare queste persone ai centri maggiori, dove sono dislocati più servizi, oppure crede che sia meglio ampliare la rete dei servizi in modo da raggiungere anche gli utenti più distanti? Perché?

Non ci sembrano quesiti troppo impegnativi, tanto più che la legge che abbiamo chiesto ai candidati di commentare è di recente approvazione (all’interno potrete trovare un approfondimento sul testo del decreto). Indubbiamente non tutti hanno fatto parte del consiglio provinciale uscente che ha partecipato alla stesura del testo legislativo, ma neanche noi lo eravamo: eppure, almeno a grandi linee, eravamo a conoscenza di cosa si tratta. Pigrizia o mancanza di tempo la giustificazione non vale!

Ma adesso spazio ad una breve presentazione di questo numero, il ventesimo.
Dopo la consueta pagina per così dire burocratica sulle decisioni prese nei palazzi ufficiali, parleremo di elezioni amministrative: tenete duro e leggete l’articolo fino in fondo! Si tratta oltretutto del primo pezzo davvero impegnativo scritto a quattro mani dalle ragazze di pro.di.gio. Le stesse ne hanno preparati altri, ben nove, assortiti per i temi trattati: dal resoconto della partita di volley sostenuta delle stesse contro i politici; dalla recensione di un libro a un servizio sulle opportunità offerte agli studenti dall’Opera Universitaria. Seguirà la storia della “Spagnola, un’epidemia influenzale che nel 1918 imperversò in tutto il mondo lasciando dietro di sé 20 milioni di morti! L’abbiamo tirata in ballo per le sue strane analogie con la SARS…
Il giornale è completato poi qui e là da altri articoli tra cui un pezzo, da meditare ben bene, sulla cosiddetta tabella a punti, sul comportamento da vampiro di un acclamatissmo campione e su una rotaia che, nelle promesse, potrebbe far superare molti ostacoli, specie occasionali come una rampa di scale “incrociata” durante un gita…
Seguiranno la posta, sempre abbondante e varia e la pagina dedicata alla ricerca ed alle nuove tecnologie sviluppate per spazzar via handicap fisici e psichici. Buona lettura.

Maria Devigli
Marina Rosset
Anna Vivaldelli
Elisa Zancanella

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