DYNAMO offCAMP per la prima volta a Trento

Dal 5 all’11 luglio la Dynamo offCamp è approdata, a Trento per la prima volta con il suo truck verde ed uno staff di 10 persone specializzate nella terapia ricreativa rivolta a bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche, in terapia o nel periodo di post ospedalizzazione.
Nata nel 2007 ed ideata dall’attuale presidente Vincenzo Manes, l’associazione Dynamo Camp offre ai minori di età compresa tra i 6 e i 17 anni, e alle loro famiglie, la cui vita è stata compromessa dalla malattia, di soggiornare gratuitamente presso il loro camp sito in Limestre (Pt) per prendere parte ad attività sportive, teatrali, musicali e di artlab.
Solo dopo qualche anno nasce il progetto outreach, rivolta ai bambini ricoverati in ospedale o ospiti di case famiglia, e l’idea del truck con cui la Dynamo Camp fa il giro della penisola.

Ad accogliere i bambini trentini in piazza Cesare Battisti ci sono Jasmine, Fabio, Evelina, Davide, Alessandra, Matìas, Marta, Elisa, Francesca e Giorgio, responsabile dello staff, che non solo intrattengono i bimbi in piazza con Radio Dynamo, musical, attività teatrali, Dynamo Studios, circo ed artlab, ma li raggiungono anche negli ospedali e nelle case famiglia di Trento, Rovereto, Cles e Bolzano coinvolgendoli in attività di storytelling. Come spiega Giorgio:«Nell’attività, il bambino deve’ essere coinvolto in maniera attiva così da farlo lavorare intorno al concetto di sfida personale – e continua – perché la capacità di ogni operatore sta nel capire il livello di sfida del singolo bambino in modo tale da proporgli un’attività di laboratorio ad hoc ma che al contempo per il principio di inclusività coinvolga tutti i presenti in egual modo».
Di fatti regola d’oro per questi ragazzi è quella di coinvolgere i bambini in attività vissute come personali, costruttive e prive di competizione lasciando loro la libertà di scegliere il limite fino a cui spingersi riscoprendo così l’autostima e la fiducia in loro stessi e nelle loro abilità.

«Attraverso i laboratori – sottolinea Giorgio – si aiuta il bambino che vive lunghe degenze in ospedale nel recupero emotivo e psicologico» e soffermandosi un po’ spiega che un bambino portato in ospedale dai genitori, dove i dottori lo sottopongono a continui prelievi e terapie, la prima cosa che perde è la fiducia negli adulti con conseguente chiusura in se stesso.
Ecco che la mission della terapia ricreativa proposta da Dynamo Camp non solo vuole donare un sorriso a bambini malati e alle famiglie che li sostengono, ma vuole soprattutto far recuperare quella fiducia in se stessi e negli altri che non c’è più sfruttando l’arte del divertimento e offrendo loro la chiave giusta per tornare ad essere «semplicemente bambini».

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