Nell’epoca del consumismo e del capitalismo, quando i principi e i valori si confondono con le nefandezze, bisogna puntare a progetti di inclusione. Televisione giornali, ogni giorno ci narrano di delitti, rapine, stupri e violenze. Ci siamo mai chiesti cosa arriva alle nuove generazioni di tutto questo. Perché se apparentemente i bambini guardano i cartoni animati, realmente tendono come il corso della natura vuole, ad imitare Emi e i loro genitori. Per le famiglie italiane la cena con annessa visione del telegiornale è un rito sacro, quasi più di una finale di coppa campioni vista con gli amici. Ma ci siamo mai chiesti cosa frulla nella testa dei bambini che recepiscono quelle notizie? Sì, perché state tranquilli genitori, che se voi a malapena quelle notizie le ascoltate, presi dalla stanchezza per la vostra giornata di lavoro. Loro le assorbiranno tutte come spugne. Riportandole quando meno ve lo aspettate nei loro grandi o piccoli contesti sociali. Dovrebbe essere compito della politica e delle istituzioni dare un futuro migliore ai nostri piccoli, ma quando i grandi non ci sono ecco che arrivano i gufi delle fiabe. Tutti conoscerete certamente Anacleto, fido compagno di mago Merlino e precettore del giovane Re Artù. Ora, “Anacleto” è anche una libreria per bambini e ragazzi che attraverso attività ludiche cerca di far socializzare maggiormente i bambini con i loro genitori e con i loro coetanei di etnia, religione o disabilità diverse. Letture ad ad alta voce per bambini piccolissimi o non vedenti. Corso di mini inglese, laboratori teatrali, merende da tutti i continenti e tavolini bassi anche per bambini in carrozzina. I genitori, durante le letture ad alta voce prestano i loro occhi e la loro voce a tutti i bambini. Le letture sono per tutti, grazie al progetto leggiamo in tutte le lingue, anche i bambini stranieri possono integrarsi. Molte, infatti, sono le mamme africane, asiatiche, che hanno prestato la loro voce per le letture in lingua. Posto, caldo e accogliente, pochi ostacoli, perché come dice la proprietaria:”qua ci si deve entrare anche con i pattini”. Insomma una piccola attività di inclusione che potrebbe aprire la strada ad altri progetti simili, perché come dice Peter Pan:”se ci credi ti basta, perché poi la strada la trovi da te”.