A volte per parlare di pace basta poco, anche solo un piccolo albero. Il 19 maggio al Parco del Langer
l’Associazione culturale Finisterrae Teatri in collaborazione con il Comune di Trento, PRODIGIO e Il
Forum trentino per la Pace, ha celebrato il sesto anniversario del Kaki di Nagasaki. La storia dell’alberello
inizia quasi ottant’anni fa quando nel 1945 la bomba atomica “Fat Man” venne sganciata sulla città di
Nagasaki, uccidendo tra onda d’urto e radiazioni, circa 80 mila persone. Alla devastazione sopravvisse
miracolosamente solo un piccolo e fragile albero, di cui si prese cura l’arbicoltore Masayuki Ebinuma,
ottenendo delle piccole pianticelle di seconda generazione. Fu due anni dopo, grazie alla volontà
dell’artista contemporaneo Tatsuo Miyajima, che prese avvio Kaki Tree Project, attraverso cui le piccole
piante, figlie dell’albero di Nagasaki, vengono piantumate nel mondo come simbolo di pace e rinascita.
Nel 2017, grazie al lavoro dell’associazione Finisterrae Teatri, una di queste piante è arrivata anche a
Trento, festeggiando oggi i suoi 6 anni. La mattinata dell’anniversario è iniziata con l’arrivo dei bambini
della scuola primaria e delle scuole dell’infanzia della circoscrizione Oltrefersina a cui è stata spiegata la
storia e il valore dell’arbusto dall’attore e regista Giacomo Anderle. A seguire, dopo l’intervento da parte
del Forum Trentino per la Pace, tutti i bambini hanno portato un piccolo dono all’albero danzando e
giocando attorno ad esso accompagnati dall’entusiasmo di Vincenzo Barba e Camilla da Vico. Conclusa
la festa nel silenzio del parco rimangono i doni dei bambini e la nuova targa posizionata a cura della
Circoscrizione: “(…) Oggi questa pianta è qui, al giardino del Langer. Puoi ascoltare la sua storia,
affidarle i tuoi sogni, raccontarle le tue ferite e soprattutto, puoi vederla crescere e crescere con lei… Un
po’ alla volta, con pazienza. Perché anche tu sei la pianta più preziosa del mondo”.