L’ultimo week-end di luglio 2013 sarà ricordato anche come data di apertura al pubblico del nuovo Museo delle Scienze di Trento in Corso del Lavoro e della Scienza 3 situato nel nuovo quartiere Le Albere. Il MuSe, infatti, è stato inaugurato con una grande festa di 24 ore no stop tra scienza, arte e natura proponendosi come luogo d’esplorazione e dialogo aperto a tutti.
Io c’ero non solo come curioso e attento frequentatore di musei ma anche con l’incarico di volontario e parte attiva dell’organizzazione per cui ho potuto verificare se per l’evento avevano tenuto conto delle problematiche concernenti i disabili.
La festa esterna con grandi palchi e spazi aperti liberi al pubblico non presentava particolari problematiche se non quelle imputabili al caldo torrido e al gran numero di persone accorse all’inaugurazione.
Il comitato organizzativo dell’evento ha dimostrato molto sensibilità dando spazio anche ad artisti disabili, come l’orchestra sinfonica “Allegromoderato” di Milano, formata da musicisti con disabilità cognitiva e professionisti, e avvalendosi dell’associazione “AbC Onlus” che ha tradotto nel linguaggio italiano dei segni (LIS), i discorsi della cerimonia inaugurale, i talk show e gli interventi degli esperti.
Il vero protagonista, però, è stato naturalmente il nuovo museo e la curiosità del pubblico è stata ben ripagata. L’organizzazione ha agevolato i disabili riservando loro un’entrata agevolata dal Corso del Lavoro e della Scienza, la nuova strada, a lato del supermercato di via Monte Baldo, che fiancheggia la ferrovia fino all’ingresso principale del MuSe.
Il grande afflusso di gente ha costretto comunque tutti ad attendere che gli spazi interni del MuSe si liberassero per potervi accedere in sicurezza. I disabili potevano raggiungere le aree espositive del MuSe con facilità perché gli ascensori erano riservati a loro. Il personale di sorveglianza si è occupato direttamente di segnalare le richieste dell’ascensore e ognuno era presidiato da un volontario incaricato di accompagnare ai piani il disabile e i suoi amici o parenti.
In uno dei turni di volontario ho fatto anch’io l’addetto agli ascensori, un’attività che credevo noiosa ma che è risultata invece una bella esperienza a livello umano in quanto mi ha permesso di verificare la soddisfazione di tutti gli utenti che ho trasportato su e giù dai piani.