Fiori di Bach

Data: 01/04/04

Rivista: aprile 2004

“La medicina futura non prescriverà più droghe e prodotti farmaceutici per mascherare i sintomi, ma conoscendo la causa reale della malattia, concentrerà i suoi sforzi sulla realizzazione di questa armonia tra corpo, spirito e anima; agendo in tempo sullo spirito si può prevenire una malattia prossima a manifestarsi” (E. Bach – “Guarisci te stesso”). Fu così che il noto medico gallese, Edward Bach, si dedicò, dopo aver abbandonato la medicina ufficiale, ad un metodo di cura basato sulla floriterapia.

Fin dall’antichità è nota la stretta correlazione tra il microcosmo (l’individuo) ed il macrocosmo (l’universo); lo stesso vale, secondo la medicina psicosomatica, pure tra la mente ed il corpo. Basti pensare all’attivazione che il nostro corpo attua in risposta alla paura: palpitazione, sudorazione, dilatazione delle pupille, tensione muscolare, indisposizione verbale… Tutto ciò sta alla base della nuova medicina ideata da Bach.

I Fiori di Bach possiedono delle proprietà a livello energetico che agiscono sull’emotività della persona. Il dottore gallese trovò 38 tipi di fiori, la preparazione e l’uso dei quali seguono modalità assolutamente semplici e naturali. Gli elementi coinvolti in tale processo sono la terra nella quale la pianta cresce, l’aria nella quale il fiore respira, l’acqua nella quale viene rilasciata l’energia vitale ed il fuoco che permette il rilascio di tale energia. I fiori vengono infatti raccolti in una giornata di sole, messi in acqua per 3/4 ore o a bollire. Viene infine aggiunto del brandy come conservante.

Un errore comune è quello di confondere la floriterapia con l’omeopatia e l’erboristeria. La prima, infatti, come l’omeopatia, fa uso della diluizione, ma si basa sul fatto che il bene cura li male, mentre la seconda non si serve solo di sostanze vegetali ed il concetto che ne è alla base asserisce che il simile cura il simile. L’erboristeria invece si basa su estratti di piante non diluite in vista di un rinvigorimento fisico.

I fiori sono suddivisi in 7 gruppi principali: per la paura, per l’incertezza, per il poco interesse verso il presente, per la solitudine, per l’ipersensibilità agli altri, per lo scoraggiamento e la disperazione, per la cura eccessiva per gli altri.

I Fiori di Bach possono essere assunti da tutti e a qualsiasi età. Nel 1978 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne raccomandò l’uso a tutti gli stati membri. La preparazione può avvenire in erboristeria, in farmacia o, grazie alla semplicità e alla naturalezza del metodo, a casa.

Si riempie una boccetta da 30 ml con due terzi di acqua e un terzo di brandy. Vengono aggiunte poi 2 gocce per ogni rimedio puro. Per ogni boccetta possono essere miscelati 5 o 6 fiori max. Assunzione: 4 gocce 4 volte al giorno (al mattino appena svegli, la sera prima di coricarsi e altre due volte a scelta). È bene mantenere una certa regolarità negli orari.

Inizialmente è consigliato l’aiuto di un esperto. Infatti è difficile raggiungere un alto grado di obiettività nella valutazione di se stessi.

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