L’8 settembre si è svolta la “Giornata di mobilitazione per i diritti di circolazione delle persone in carrozzina e scooter elettrici”.
Si è trattato di una vera e propria “marcia” organizzata e promossa dal Circolo di cultura popolare di Arco, da Disabili in lotta per il riconoscimento dei diritti costituzionali e dalla U.I.L.D.M. TRENTINA sezione Riva del Garda con il patrocinio del Comune di Arco.
Il percorso di cinque chilometri da Arco a Riva sulla ciclabile e sulla strada a tratti davvero pericolosa, è stato simbolicamente usato per chiedere chiarezza sul problema della circolazione sulla strada delle carrozzine elettriche per le quali manca una definitiva classificazione e regolamentazione.
Si è trattata di una manifestazione molto partecipata per richiamare le forze politiche e parlamentari a prendere finalmente posizione con leggi chiare che tutelino il diritto alla mobilità dei disabili e degli anziani non deambulanti e per rimarcare il principio dell’uguaglianza descritto nell’articolo 3 della Costituzione.
Ora la legge definisce veicoli tutte le macchine di qualsiasi specie, che circolano sulle strade guidate dall’uomo. Non rientrano, però, nella definizione di veicolo: le attrezzature per uso di bambini, le cui caratteristiche non superano i limiti stabiliti dal regolamento e quelle per uso di invalidi, che rientrano tra gli ausili medici anche se con motore.
Nella realtà, però, le carrozzine elettriche tecnologicamente avanzate viaggiano su ruote ad un minimo di 15 chilometri l’ora proprio come un veicolo, ma la normativa attuale impedisce di tutelarle come tali poiché, essendo per legge ausili medici, non possono essere né targate né immatricolate e nemmeno assicurate per la circolazione su strada.
La manifestazione chiedeva non solo maggior sensibilità e impegno per la soluzione dei problemi connessi alla circolazione dei disabili su carrozzina, basti pensare a tutte le barriere e gli ostacoli che ancora rendono difficile la loro vita quotidiana, ma l’adeguamento del Codice della strada affinché anche il disabile possa muoversi in libertà, sicurezza e tutela.
Questa giornata ha voluto avviare un processo che possa favorire la costruzione di una cultura di un diritto che sappia attraverso leggi chiare, precise e applicabili dare risposte concrete ai disabili.
L’Associazione Prodigio non solo ha appoggiato pienamente gli obiettivi e gli scopi di questa manifestazione ma cercherà di aggiungere la sua voce per dare ancora più forza a questa richiesta di tutela tanto naturale quanto finora inascoltata.