Parte 2 dell’articolo 90.000 i detenuti in Italia
Dopo diversi anni, se ne parla dai primi anni 90, il braccialetto elettronico è stato applicato in via sperimentale ai primi detenuti agli arresti domiciliari nelle città di Roma, Milano, Napoli, Bologna e Reggio Calabria. Si tratta della legge N° 4 del 19 gennaio 2001 che converte con alcune modificazioni il decreto legge N° 341 del 24 novembre 2000. Il decreto che regola il funzionamento del braccialetto è però di queste ultime settimane mentre le disposizioni applicative sono contenute nel decreto-legge “Norme di applicazione di particolari strumenti tecnici di controllo delle persone sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari ed ai condannati in stato di detenzione”. La scelta finale sarà tra braccialetto o cavigliera? Tra le tecnologie esaminate dalla commissione Interno-Giustizia sembra avere la preferenza il modello inglese. Un apparecchio con fascia alla caviglia che, oltre ad essere più comodo, è anche meno visibile (a vantaggio di una maggiore privacy). Trasmette onde radio a bassa frequenza ad una centralina sistemata in casa, a sua volta collegata via telefono (rete ISDN) con la sala operativa più vicina di polizia: se dovesse uscire dal raggio a lui consentito scatterebbe subito l’allarme alla centrale. Dalle prime sperimentazioni sembra che il controllo sul detenuto sia una faccenda piuttosto complicata ed ad essere un po’ scettici sul buon funzionamento sono proprio i tecnici. Segnalano problemi sulle linee telefoniche e di taratura dello strumento, determinata in base al perimetro della casa del detenuto-utente.
La gestione del sistema verrà affidata alla polizia. Opposte le opinioni dei politici che hanno votato la legge e delle associazioni di settore.
Stati Uniti. È in uso da oltre un decennio. È beneficiato chi sta agli arresti domiciliari o in attesa di giudizio e che dimostri di non essere socialmente pericoloso. Lo hanno usato Mike Tyson, il finanziere Adnan Kashoggi ed il cosiddetto “dottor morte” Kevorkian fautore estremo dell’eutanasia.
Gran Bretagna. Dal 28 gennaio 1999 ne fruiscono i detenuti maggiorenni con condanne inferiore a 4 anni che vengono rilasciati con due mesi di anticipo, ma con l’obbligo di portare la cavagliera elettronica, simile come forma e dimensioni ad un orologio subacqueo.
Germania. Dal maggio 2000 sono in uso i braccialetti elettronici per detenuti in libertà condizionata.
Olanda. Dal 1995 il sistema è applicato in casi limitati per i detenuti a rischio, condannati a pene inferiori ai sei mesi ed a cui ci vuole concedere una certa libertà in prossimità della scarcerazione.
Belgio. Sono in fase di sperimentazione 50 casi. Riguardano detenuti con pene da scontare da 1 a diciotto mesi.
Francia. Sperimentato dal 1997 il parlamento francese ha dato il via libera nel febbraio 2000, come alternativa alla detenzione preventiva ovvero custodia cautelare.
Svezia. In vigore dal 1994. Limitato ai detenuti con pene inferiori ai due mesi ma è allo studio del parlamento un progetto per ampliare i termini.
Svizzera. Da alcuni anni è in fase di utilizzo un sistema di controllo per cinquanta detenuti (44 donne) non pericolosi o in detenzione preventiva.