Il coraggio di abbracciare le nuvole
Uno spettacolo teatrale che nasce da esperienze sulla diversità per riflettere sui pregiudizi.
Si intitola Abbracciando le nuvole lo sbalorditivo progetto teatrale nato da un’idea di Paolo Fanini, patrocinato dalla Cooperativa Iter di Rovereto, dalla Fondazione Lions Club, dai tre Lions della città della quercia Depero, S. Marco e Host e andato in scena il 12 dicembre scorso nella splendida cornice del Teatro Zandonai.
Lo spettacolo racconta con grande sensibilità umana ed artistica la quotidianità e il coraggio di tante famiglie costrette ad approcciarsi con la disabilità, in un tripudio di arti visive ed emozioni che invitano a guardarsi dentro e a domandarsi se esista davvero la fantomatica “bussola della normalità”.
Sul palco si intrecciano le magiche coreografie della Compagnia Artea di Rovereto e Artedanza di Trento, mentre a dividere gli spettatori dai cantanti e musicisti Elisa Amistadi, Luca Tocco, Michele Fanini, Michele Bazzanella, Carlo Nardi e Luca Poletti sta uno schermo sottile che si colora con le testimonianze, le riflessioni e le letture dei ragazzi dell’Istituto e della Compagnia Teatrale Don Milani. Colpisce la maturità delle loro domande, così come la positività di Gigliola, una ragazza rimasta paralizzata dalla vita in giù in seguito a un brutto incidente in moto, ma decisa ad apprezzare tutto il buono che il mondo ha ancora da offrirle, a partire dai suoi due bellissimi figli. Emozionano i danzatori Mario e Lucia, fluidi e armoniosi nei loro vestiti rossi: lui ha perso la mobilità di un braccio in seguito a un’emorragia celebrale, ma attraverso il ballo ha ritrovato la mobilità del cuore, lei gli è rimasta accanto, giorno dopo giorno, a riprova che la malattia può spezzare gli arti, ma non intrappolare le anime forti.
Scaldano le viscere i sorrisi sinceri dei ragazzi della cooperativa Iter affetti dalla sindrome di Down, mentre eseguono un pezzo di arti marziali sincronizzati e solenni come antichi guerrieri…e in fondo un po’ guerrieri i protagonisti di questa serata e le loro famiglie lo sono davvero, viste le tante barriere architettoniche ancora presenti nelle nostre città, le difficoltà nel ricevere il sostegno scolastico e sanitario adeguato e l’indifferenza della società.
Abbracciando le nuvole è uno spettacolo che riempie il cuore e al contempo lo svuota, facendo passare dalla gioia alla più profonda malinconia. E’ un progetto che mette in crisi ogni certezza e costringe a guardare in faccia la diversità, senza ignorarla. E’ la storia di chi ha imparato ad affrontare con il sorriso anche le prove più dure, godendosi ogni istante di effimera felicità.
È il ritratto di un’Italia solidale, tenace, coraggiosa, troppo spesso nascosta sotto il tappeto dell’ignoranza e dei pregiudizi, un’Italia di cui dovremmo essere tutti profondamente orgogliosi!
Martina Dei Cas