Il Natale si avvicina e, insieme a lui, un mare di tradizioni. Ecco le più curiose:
Le Filippine illuminate dalle Lanterne giganti
Ogni anno, il sabato prima della Vigilia di Natale, nella città di San Fernando si tiene il Festival delle Lanterne Giganti (Liglian Parul Sampernandu) che ogni anno attira spettatori da tutto il mondo. Undici sono i villaggi che concorrono alla costruzione della lanterna più elaborata. Le lanterne sono costituite da una grande varietà di materiali e illuminate da lampadine elettriche con motivi caleidoscopici e possono raggiungere una larghezza di 6 metri. Originariamente le lanterne venivano realizzate in “papel de hapòn” (carta giapponese per origami) e illuminate con delle candele.
La Polonia e la “Festa della Stella”
La cena della vigilia di Natale non inizia finché in cielo non appare la prima stella: da qui il nome “Festa della Stella”. Si aggiunge un posto e, come raccomanda la tradizione, si preparano ben dodici portate. In ogni angolo della stanza vengono poggiati quattro covoni di grano che stanno a rammentare che Gesù è nato in una stalla.Una tradizione che accomuna la Polonia con la Repubblica Ceca è quella in cui si taglia un ramo da un albero di ciliegio e lo si dispone a casa su un vaso per farlo fiorire: se i boccioli fioriscono in tempo per Natale, l’anno a venire porterà fortuna e l’inverno sarà breve, perché la primavera in anticipo manterrà alti gli spiriti durante il freddo e buio inverno.
Natale in spiaggia in Australia
Qui la festività è all’insegna dell’estate, con temperature che sfiorano i 30 gradi. A Melbourne viene realizzata la “Carols of Candlelight” dove migliaia di persone sfilano con le candele in mano intonando le canzoni di Natale. Si ricorda inoltre la tradizione risalente ai tempi della “corsa dell’oro” che consiste nel nascondere un chicco d’oro all’interno del pudding: chi lo trova nella propria porzione avrà fortuna.
La vigilia in Sudafrica
I paesi africani, oltre ad essere e allegri, hanno molto a cuore la famiglia e la condivisione. Infatti, dopo la Messa della notte della vigilia, ha luogo una maestosa fiaccolata seguita da una notte da trascorrere insieme a parenti e amici. Il giorno dopo si iniziano i preparativi per il pranzo di Natale. È consuetudine lasciare aperta la porta di casa, in modo che chiunque si senta benvenuto. Avviene uno scambio di cibi che poi verranno serviti durante il pranzo natalizio.
Messico, posadas e piñatas
Le celebrazioni del Natale iniziano 9 giorni prima. Ogni sera dal 16 dicembre si organizzano le feste chiamate “Posadas” (dallo spagnolo “accoglienza”), antica tradizione risalente alla metà del XVI secolo. Viene riproposto l’arrivo a Betlemme di Maria e Giuseppe che cercano invano ospitalità. Nella tradizione la coppia viene rappresentata da due statue (a volte prese anche dal presepio) che, seguite da un corteo, cercano e chiedono riparo casa per casa, attraverso un cantico. Il corteo si conclude quando arrivando alla casa prescelta, un cantico conferma l’ospitalità e a questo punto la porta si apre. Seguono delle preghiere di rito. Tra festeggiamenti e leccornie condivise, non può mancare la “piñata” ovvero il vaso di cartapesta a sette punte (rappresentano i sette peccati capitali) appesa ad una corda, decorata con carta velina colorata, al cui interno sono presenti frutta giocattoli e caramelle. La sfida sta nel tentare di romperla a occhi bendati.
Dopo questo viaggio attraverso le tradizioni di questa bellissima festività, non mi resta altro che augurarvi buone feste all’insegna dell’amore e della felicità insieme ai vostri cari.
AUGURI!